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I buttafuori imposti nei locali di Messina, ecco i nomi e le foto degli arrestati

E’ stata battezzata «Flower» l’operazione della polizia di Stato che a Messina ha eseguito dieci misure cautelari. Decine gli agenti in azione dall’alba contro esponenti di spicco e fiancheggiatori appartenenti a una pericolosissima cellula criminale accusata di estorsioni e lesioni aggravate anche dal metodo mafioso, rapina aggravata e sequestro di persona.

Il blitz è l’epilogo delle più recenti indagini condotte dalla Squadra mobile e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, su una temibile compagine che disponeva anche di armi e che operava in diverse zone della città di Messina.

Individuati gli attuali assetti di una frangia criminale cittadina che, nell’ambito della gestione dei servizi di sicurezza presso diversi locali di ritrovo in cui si concentra la movida messinese, era riuscita a imporre - ai responsabili della sicurezza e ai titolari di pubblici esercizi - il pagamento di somme di denaro per l’assunzione di personale addetto alla vigilanza tentando, addirittura, in alcuni casi, di estromettere la concorrenza e gestire così, in totale autonomia, il redditizio settore dei presidi di sicurezza presso lidi, discoteche, locali notturni ed altro. Ad alcuni componenti del gruppo criminale sono state attribuite due violente rapine a mano armata e col volto coperto.

In carcere sono finiti Giovanni Lo Duca, classe 70, Giovanni De Luca, classe 89 (al momento ancora ricercato), Kevin Schepis, classe 99, Giuseppe Esposito, classe 93, Vincenzo Gangemi, classe 74, Domenico Mazzitello, classe 93, Eliseo Fiumara, classe 97. Lo Duca, Schepis ed Esposito erano già in carcere.

Ai domiciliari, invece, Andrea Fusco, classe 98, Placido Arena, classe 89, e Antonino Rizzo, classe 82.

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