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Viviana e Gioele, task force di esperti in Sicilia per analizzare il caso. Si segue la pista dell'omicidio-suicidio

C'è un gruppo speciale di esperti in arrivo in Sicilia, una task force per analizzare tutto ciò che riguarda Viviana Parisi e suo figlio Gioele. Lo ha annunciato il procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo che coordina l'inchiesta dopo il ritrovamento del cadavere di Viviana Parisi e dei resti "compatibili con un bimbo" dell’età di gioele.

«Abbiamo bisogno di un pò di tempo - ha detto il pm - per individuare le professionalità che riteniamo le più indicate per arrivare a dare una risposta a quello che è successo e rispondere ai quesiti che ci stiamo ponendo in questo periodo».

L’omicidio-suicidio resta tra le ipotesi seguite dalla procura di Patti per spiegare la morte di Viviana Parisi. «Noi stiamo procedendo - ha detto il procuratore Angelo Cavallo - per questo tipo di reati; questi reati rimangono ancora iscritti, naturalmente a carico di ignoti, ma è chiaro che sono queste le ipotesi».

«Abbiamo una pista», ha proseguito Cavallo, il quale ha spiegato che «i consulenti danno da subito delle indicazioni sulle quali noi lavoriamo, fermo restando tutti gli accertamenti che arriveranno successivamente. Quando si parla di 90 giorni da parte dei periti, è per il deposito della relazione scritta, ma ovviamente le idee loro se le sono fatte e ce le comunicano per orientare le indagini. Ci sono delle piste che riteniamo più attendibili di altre».

Il papà di Gioele, Daniele Mondello, uscendo dalla Questura di Messina e prima di recarsi nella caserma Calipari, ha ribadito il concetto espresso su Facebook stamattina: «Queste ricerche sono state un fallimento».

Alla caserma Calipari di Messina c'è anche la sede della polizia scientifica, per un prelievo che consenta l’estrazione del suo Dna per compararlo con quello dei resti umani trovati ieri nelle campagne di Caronia per permetterne il riconoscimento. Un analogo prelievo, per lo stesso motivo, sarà effettuato anche a uno dei nonni materni di Giole, i genitori di Viviana Parisi. Al papà del bambino sono stati anche mostrati alcuni oggetti trovati a Caronia, comprese un paio di scarpette blu che potrebbero essere del figlio.

Intanto, sono state sospese le ricerche di Gioele attivate nelle campagne di Caronia. La macchina dei soccorsi si è fermata e il campo base sta per chiudere. Un altro forte segnale del fatto che si ritiene sempre più probabile che i resti umani trovati ieri siano quelli del piccolo Gioele.

Si sviluppano anche nel centro medico di Barcellona Pozzo di Gotto, in cui Viviana Parisi era stata visitata, le indagini sulla tragica morte della donna, trovata senza vita l’8 agosto sotto un traliccio della luce, tra i boschi di Caronia. La polizia sta tentando di capire le
reali condizioni psichiche della donna. I pm, inoltre, starebbero per nominare come consulente un perito per avere un quadro preciso della personalità di Viviana.

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