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"Stangata" alla banda di spacciatori italo-albanese di Mangialupi a Messina: otto pesanti condanne - Foto

Si conclude con otto pesanti condanne e tre rinvii a giudizio l'udienza preliminare davanti al gup Maria Militello per l'operazione antimafia "Tunnel", gestita dalla Dda e dalla polizia, sui traffici di droga del gruppo criminale di Mangialupi.

Un quadro che conferma l'impostazione accusatoria, sostenuta in udienza dal sostituto della Dda Fabrizio Monaco. Le otto condanne inflitte in abbreviato vanno dai 2 anni e 8 mesi, ed è l'unica di entità minima, fino ad un massimo di ben 19 anni e 4 mesi. E ricalcano quanto aveva richiesto l'accusa.

Il gup Militello ha poi disposto, su richiesta della Procura, altri 3 rinvii a giudizio con il rito ordinario, con l'inizio del processo fissato al 16 gennaio del prossimo anno davanti alla prima sezione penale del tribunale. Infine tre posizioni di altrettanti imputati, tutti albanesi, sono state stralciate.

Condannati con l'abbreviato: Andrea Caporlingua, Francesco Delia detto “puffo”, Francesco Di Giovanni detto “papocchio”, Santino Di Pietro, Antonino Ieni, Rito Mecaj, Domenico Pappalardo, Ernard Hoxha.

Tre rinviati a giudizio il 16 gennaio 2020: Francesco Maggio detto “cesco”, Salvatore Micari e Cristian Restuccia.

Stralciate le posizioni di Ajet Cepaj e di altri due albanesi ancora oggi latitanti: Myzafer Binaj e Gerti Kalaj.

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