Cinque giorni di tempo per mettersi in regola. Formalmente è un invito, ma di fatto è un ultimatum quello lanciato da Palazzo Zanca agli amministratori di condominio in vista dell'avvio della fase di consegna del materiale per fare partire la raccolta differenziata a Messina.
Sono ancora meno della metà i palazzi cittadini che sono stati “censiti” e, come scrive la Gazzetta del Sud in edicola, ora potrebbero scattare le sanzioni. A fine aprile il Comune ha pubblicato un'ordinanza che impegnava gli amministratori a fare due cose fondamentali. I professionisti, infatti, sono tenuti a comunicare i dati dell'anagrafe condominiale, cioè i dettagli di quanti e di chi abita nel palazzo ma devono anche apporre, in area condominiale visibile anche dall'esterno, una targa con l'indicazione del nome e cognome e i contatti dell'amministratore del condominio, con un recapito telefonico di pronta reperibilità.
Una società messinese, la Inpost, si deve occupare in 90 giorni di consegnare il materiale, mastelli, sottolavelli e carrellati, alle famiglie e ai condomini. Da una prima ricognizione è emerso che ci sono tantissimi palazzi che non sono stati “targati” con i dati dell'amministratore. Visto che la consegna del materiale nei condomini deve avvenire attraverso l'amministratore, l'assenza di un riferimento comporta che gli uomini di Inpost non abbiano nessun interlocutore.
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