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Dopo lo sfregio a "Mamma Africa", il Città di Messina nomina capitano Fofana

Il giorno dopo in cui un murale sull'immigrazione, realizzato dall'architetto e fumettista Michela De Domenico, allestito su una parete esterna dello stabilimento di Miscela d’Oro, è stato imbrattato da vandali senza scrupoli, il Città di Messina che ha voluto dare il suo contributo alla causa nominando l'africano Fofana capitano della squadra domenica scorsa nella partita casalinga con la Palmese.

Il calciatore, nella nostra città da tre anni, il mese scorso era stato vittima di "buu" razzisti nella trasferta di Acireale, ironia della sorte il primo centro siciliano che l'aveva accolto dopo il viaggio dall'Africa.

Fofana ha solo 20 anni e si è messo in evidenza nella prima parte di stagione con prestazioni sempre in crescendo che hanno attirato l'attenzione degli osservatori. La sua avventura calcistica era cominciata un paio d'anni fa con l'Acr Messina ma il club di Pietro Sciotto non ha creduto in lui lasciandolo andare ai cugini del Città dopo avergli proposto di giocare nel Tirrenia.

Ivoriano come Mark Zoro, altro calciatore vittima di insulti razzisti, è felice dell'accoglienza che gli ha riservato la nostra città.

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