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Messa sotto il cippo, si alza il sipario sulla Vara di Messina - Foto

Ancora una volta Messina si stringe attorno alla Vergine Maria per “essere con lei popolo in cordata”: un bisogno oltre che un atto di devozione, una supplica affinchè “non venga tagliata la corda dai doveri, dalle responsabilità e dalla condivisione del bene comune”.

Un appello forte quello con il quale il parroco della Vara monsignor Letterio Gulletta ha accolto l’arcivescovo, i confratelli sacerdoti, le autorità e i fedeli a piazza Castronovo per la tradizionale messa sotto il cippo. “Non vogliamo rubare il bene comune, ma coltivarlo e custodirlo”, ha detto il sacerdote ricordando che legalità, rispetto e buone maniere sono condizioni indispensabili per non “tagliare quella corda segno del legame con Maria”. Monsignor Accolla nell'omelia ha richiamato il valore della devozione “segno della memoria di una città che ha saputo riscattarsi dal dolore e dalla distruzione condividendo, accogliendo e tenendo alta la dignità di tutti i suoi figli”. Con mons. Accolla hanno concelebrato, fra gli altri sacerdoti, mons. Vincenzo D’Arrigo, storico cappellano della Vara accolto dai cittadini con un fragoroso applauso e il suo successore padre Antonello Angemi.

Alla celebrazione, animata dalla corale “S. Maria Goretti” diretta da Filippo Iacona, erano presenti il vicario del prefetto Natalia Ruggeri, gli assessori Mondello, Minutoli e Musolino insieme ad altre autorità civili e militari e ai membri del Comitato Vara, ai rappresentanti del Centro Interconfraternale Diocesano e ai volontari del Nucleo diocesano di protezione civile e della Nova militia Christi.  Domani mattina alle 11 in Cattedrale, mons. Accolla presiederà il solenne pontificale dell’Assunta e nel pomeriggio, alle 18,30, partirà la processione della Vara da piazza Castronovo; al suo arrivo, a piazza Duomo previsto per le 21,30, l’arcivescovo impartirà la benedizione alla città.

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