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Il "matematico" Max Gazzè entusiasma Messina, stasera all'arena Villa Dante c'è Fiorella Mannoia

Capace di coniugare ironia e profondità di contenuti, umorismo e poesia, Gazzè ha sempre spaziato tra generi diversi, accostando pop, rock e cantautorato con uno stile unico e distintivo.

Presente e passato a confronto, con alcune pietre miliari del suo repertorio reinterpretate dal vivo, nel concerto di Max Gazzè ieri sera all’Arena Villa Dante, ultima delle tre tappe siciliane de “La matematica dei rami”, tour dell’ultimo album. Capace di coniugare ironia e profondità di contenuti, umorismo e poesia, Gazzè ha sempre spaziato tra generi diversi, accostando pop, rock e cantautorato con uno stile unico e distintivo.

Ospitato all’interno di “Messina RestArts”, rassegna artistica promossa dall’Amministrazione Comunale, il concerto è stato preceduto dalla performance canora di Avincola, tra le Nuove Proposte dell’ultimo Sanremo, che ha eseguito, oltre alla hit festivaliera “Goal!”, i brani “Turisti”, “Limone” e “Ti fidi”.

Spazio quindi alle suggestioni in musica del grande cantautore e bassista romano, con le atmosfere oniriche di “Etereo”, brano del 1998, che ha aperto un percorso in cui si sono alternati i pezzi dell’ultimo lavoro ai successi storici che dal ’96 hanno consacrato Gazzè come uno degli artisti più originali e ispirati della scena musicale italiana.

Da “La matematica dei rami” sono state eseguite, oltre alla sanremese “Il farmacista”, i singoli “Considerando” e “Il vero amore” – quest’ultimo pubblicato recentemente in duetto con Greta Zuccoli – l’introspettiva “L’animale guida” e la delicata riflessione sul tempo che passa “Un’altra adolescenza”. Grande entusiasmo da parte del pubblico sulle note dei i pezzi più noti: “La favola di Adamo ed Eva”, “Vento d’estate”, “Il timido ubriaco”, “L’uomo più furbo”, “Il solito sesso” e le recenti “Mentre dormi”, “Sotto casa”, “La vita com’è” e “Ti sembra normale”.

In linea col proposito di un concerto più teatrale e “sicuro”, per le misure di contenimento anti-Covid, sono stati sacrificati i brani più “ballabili” per dare spazio all’esecuzione di alcune “perle” non portate in concerto da diverso tempo:”Poeta minore” (2000), “Di nascosto” (2005) e due brani dall’album di debutto “Contro un’onda del mare” del 1996:”Il bagliore dato a questo sole” e “Sirio è sparita”.

Un anno importante per l’artista il ’96, per il suo debutto discografico, presentato in versione acustica come supporter di Franco Battiato, durante il tour de “L’ombrello e la macchina da cucire”. “E’ una persona a me molto cara, a cui ho voluto un gran bene. Ci ha lasciato una grandissima eredità”, ha detto l’artista prima di rendergli omaggio con una cover di “Un’altra vita” (1983). Dal passato recente invece i brani “La nostra vita nuova” (2004) e “L’ultimo cielo” (2008). Gran finale decisamente energizzante sulle note di “Una musica può fare” (Sanremo ’99), che ha fatto scatenare un pubblico già profondamente coinvolto per tutta la serata. Ad accompagnare Gazzè l’ottima band formata dal messinese Max Dedo (fiati, chitarra acustica e cori) con Daniele Fiaschi (chitarra elettrica), Cristiano Micalizzi (batteria) e Clemente Ferrari (tastiere e cori).

E stasera si bissa col concerto di Fiorella Mannoia.

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