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L'incidente mortale di Francavilla, accusato di omicidio stradale l'amico che era alla guida

Deve rispondere delle pesanti accuse di omicidio stradale e guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche e stupefacenti l’automobilista che la notte del 15 gennaio era al volante dell’autovettura rimasta coinvolta nell’incidente mortale sulla Statale 185 di Sella Mandrazzi all’uscita di Francavilla di Sicilia, al confine con Motta Camastra, in cui ha perso la vita Vincenzo Parlavecchio, 23enne di Graniti. I Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno notificato all’uomo, il 28enne granitese Giuseppe Pafumi, un’ordinanza di misura cautelare con l’obbligo di dimora nel comune in cui vive, con permanenza in casa negli orari notturni, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica.

Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Francavilla di Sicilia dopo il sinistro di quella notte, in cui la Fiat Panda sulla quale si trovavano i due giovani stava percorrendo la Statale 185 in direzione mare, quando per circostanze nell’immediatezza non chiare ha invaso la corsia opposta al km 52,600, per poi uscire fuori strada e ribaltarsi in un terreno dopo aver abbattuto un cancello e la recinzione. I militari dell’Arma giunti sul posto avevano trovato i due giovani amici sbalzati fuori dall’abitacolo, con Parlavecchio purtroppo ormai senza vita e Pafumi, che era alla guida della vettura di proprietà di un familiare, con lesioni gravissime per le quali è stato trasportato d’urgenza in ambulanza all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina, dove è rimasto ricoverato quasi in fin di vita per diversi giorni e dimesso nelle scorse settimane. Gli esami tossicologici disposti nell’immediatezza dai Carabinieri, considerata la gravità dell’incidente, hanno fatto emergere come il 28enne di Graniti fosse positivo sia all’alcool che all’uso di sostanze stupefacenti e dall’analisi dei rilievi tecnico-planimetrici effettuati sul luogo dell’incidente e dal racconto di alcuni testimoni che stavano percorrendo la stessa arteria, è emerso che la Panda viaggiava ad una velocità non commisurata al tipo di strada e che poco prima di uscire fuori dalla carreggiata aveva effettuato un sorpasso azzardato in prossimità di una curva. La Procura, esaminato il quadro probatorio raccolto dai Carabinieri, ha dunque ravvisato indizi gravi, precisi e concordanti in ordine alla responsabilità di Giuseppe Pafumi per omicidio stradale e considerato il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie ha richiesto il provvedimento cautelare. L'impostazione è stata recepita dal giudice che ha disposto l'obbligo di dimora a Graniti con il divieto di lasciare l'abitazione negli orari notturni. Al giovane è stata inoltre ritirata la patente di guida.

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