Le colline messinesi continuano a bruciare anche a Ferragosto. Un vaso incendio si è diffuso nel pomeriggio nei boschi della zona di Campo Italia, all'Annunziata.
E' stato necessario evacuare una struttura minacciata dalle fiamme. Sul posto stanno intervenendo i vigili del fuoco di Messina con quattro squadre a terra, un canadair ed un elicottero Erickson S-64.
Sul posto anche gli uomini della Corpo forestale che stanno valutando con i pompieri se chiedere l'intervento di un canadair. Si profila così l'ennesima giornata di grande lavoro per i vigili del fuoco. Due giorni fa le fiamme avevano già devastato l'area intorno a Curcuraci (il rogo era stato localizzato anche dal nuovo sistema satellitare Firms della Nasa, vedi immagine in basso) e, 24 ore prima, erano divampate in tutta la provincia: da Forza D'Agrò a Barcellona. Per questo la Cisl aveva invocato l'ampliamento delle piante organiche dei pompieri e l'apertura di un distaccamento nella zona sud.
Una grande colonna di fumo è visibile anche dalla Calabria. Due squadre dei vigili del fuoco sono intervenute dopo le numerose segnalazioni degli abitanti della zona, ma anche di molti bagnanti che hanno notato subito il rogo dalle spiagge della zona.
Ancora una giornata «estremamente impegnativa», dunque, per gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, impegnati nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi: 44 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro operativo aereo unificato del Dipartimento, di cui 10 dal Lazio, 9 dalla Calabria, 7 dalla Sicilia, 6 dalla Campania, 4 dal Molise, 3 dalla Basilicata, 2 dall’Abruzzo, una ciascuna da Toscana, Umbria e Liguria.
«L'intenso lavoro svolto dai piloti della flotta antincendio dello Stato - rileva la Protezione civile - ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 13 roghi. Al momento, nonostante l’impiego di tutta la flotta, a sei roghi non è stato possibile assegnare mezzi aerei e le operazioni stanno procedendo via terra. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza».
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