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La zona rossa in 10 mq. Papà disperato a Messina: "Mio figlio ha un ritardo motorio, aiutatemi"

C'è la zona rossa in case confortevoli e quella, diventata nera, in una casupola di via Simone Martinez a Messina

Un bimbo di due anni che non ha lo spazio per camminare. Un padre disperato che, dopo il primo lockdown, si è visto certificare dall'Asp il ritardo motorio del figlio che in 10 metri quadrati non riesce neanche a imparare a muovere i primi passi. C'è la zona rossa in case confortevoli e la zona rossa, diventata nera, in una casupola di via Simone Martinez a Messina. A due passi dal centro città, nei pressi del viale Italia, c'è una famiglia di cinque persone, mamma, papà e tre figli di 19, 16 e appena 2 anni che vivono in un alloggio di una decina di metri quadrati, concesso da una zia.

"Già le condizioni erano difficili - racconta il papà - ma ci arrangiavamo, poi dopo il lockdown e le restrizioni alle uscite per il Covid, abbiamo notato i problemi di mio figlio che barcollava e aveva smesso di camminare, ho cercato una casa in affitto, ma viviamo col reddito di cittadinanza e mi sono accorto che è impossibile, i locatari chiedono una caparra di diversi mesi e la garanzia di una busta paga, cose che io non ho. Cerco sempre lavoro, ma nessuno, soprattutto in questo periodo, ti offre un contratto regolare. Non so come fare e a dicembre, quando l'Asp ha certificato il ritardo di mio figlio, mi sono rivolto al Comune, al sindaco Cateno De Luca, all'assessore alla Protezione civile Massimiliano Minutoli e all'assessore ai Servizi sociali Alessandra Calafiore, ma senza ricevere alcuna risposta".

Papà e mamma dormono per terra su piumoni che quando piove si bagnano, un figlio sul divano e un altro su un materasso nel cucinino, il più piccolo dentro la culla. Fili elettrici sbucano dalle porte, in casa c'è un tavolo "volante", si mangia seduti sul divano perchè non c'è spazio per le sedie. C'è una piccola scrivania dove si studia e un bagno che cade a pezzi. Il pavimento è ballerino, sul tetto il cartongesso nasconde una grossa crepa. Si entra in casa da una porticina che in caso d'emergenza non può essere neanche attraversata dai soccorsi.

 

 

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