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La veglia di Pasqua deserta in Cattedrale a Messina, Accolla: "Cogliamo i segni del tempo" - Foto

Una veglia senza la benedizione del fuoco e dell’acqua, senza i riti dell’iniziazione cristiana quella di ieri sera, ma straordinariamente carica di quel senso di fede condiviso da tutti i messinesi, protagonisti assoluti di un “rito senza rituali”.

“Cambiare il dolore di questo tempo in esperienza di Resurrezione”: questo il monito dell’arcivescovo di Messina, Giovanni Accolla che ha presieduto la messa della notte in Cattedrale.

Parafrasando Giovanni XXIII, monsignor Accolla ha invitato i fedeli a “cogliere i segni del tempo presente confidando in Cristo Risorto - luce che risplende nelle tenebre della vita, attraverso gioia del servizio e della fraternità”.

Il presule ha esortato tutti i fedeli a fare proprio lo stupore dell’annuncio di Maria di Magdala: “Gesù è risorto dai morti, è vivo e ha operato guarigioni e miracoli, ha dispensato la misericordia del Padre” ha detto, ricordando le tante Galilee del nostro tempo - ospedali, chiese vuote, case e tutti quei luoghi dove il disagio annulla la dignità dell’uomo - nelle quali farci “portatori dell’annuncio”.

Una veglia “ridotta” dunque, aperta con la liturgia della Parola e proseguita con il rinnovo delle promesse battesimali. Il rito è stato concelebrato dai sacerdoti Giuseppe La Speme, cantore, Angelo Oteri e don Giovanni Lombardo all’organo; con loro anche un diacono. Oggi alle 10, il solenne pontificale di Pasqua in Duomo sarà presieduto dal vescovo ausiliare monsignor Cesare Di Pietro.

La messa delle 10 dal Duomo di Messina sarà trasmessa in diretta su RTP. Sempre oggi, alle 17.30, andrà in onda la registrazione della processione degli Spampanati che si è svolta l'anno scorso, e che quest'anno non si terrà per la prima volta nella sua storia secolare.

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