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A Messina il funerale di Fares, il giovane libico ucciso da polmonite e solitudine

Erano da poco passate le 13. 30 quando la bara di Fares Abulaziz, il ragazzo libico in carrozzella, morto a soli 23 anni, ha fatto ingresso nel centro islamico di via Gaetano Alessi, a Messina. È stata una cerimonia sobria che ha avuto inizio dopo la consueta preghiera comunitaria del venerdì.

Tanti hanno voluto ricordalo e onorare la sua memoria. Erano presenti tra gli altri il suo maestro Wang Hong Liang della Top spin, insieme al tecnico Marcello Puglisi, il consigliere comunale Alessandro Russo, e l' assessore comunale ai Servizi sociali Alessandra Calafiore.

Il vice console libico era visibilmente rattristato e ha comunicato che non poteva rilasciare alcuna dichiarazione a causa della difficile situazione che imperversa in Libia. Sulla sua bara sono lasciati fiori, una foto, e due racchette con una pallina da ping pong, che sono state consegnate poi da Fabio Spiteri all'Imam, Mohamed Refaat, in modo tale che siano date alla famiglia del giovane insieme a tutti gli altri oggetti personali.

La salma è poi partita subito per Palermo, dove raggiungerà in serata la Tunisia. Ad attenderlo dovrebbe esserci proprio uno dei fratelli che lo accompagnerà nel suo ultimo viaggio verso casa.

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