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Messina alle urne, Basile rischia il premio di maggioranza (39,6%). Il nuovo Consiglio prende forma

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Spoglio a rilento ancora a Messina e se il successo di Federico Basile è stato dichiarato dai voti raccolti dalle segreterie e dal trend che arriva da dati ufficiali (181 sezioni su 254, con il candidato di Sicilia Vera al 45% di preferenze) ancora non si conosce quanto corposa sarà la sua "truppa" in Consiglio comunale. Basile che viaggia con 6 punti percentuali in più delle sue liste (a conferma del notevole flusso di voto disgiunto in arrivo soprattutto dal centrodestra) vede infatti i nove raggruppamenti a suo sostegno attestarsi in questo momento al 39,64, pochissimi decimi sotto il premio di maggioranza che gli consegnerebbe ben 19 seggi su 32 in Aula. Allo stato attuale nel suo schieramento sono tre le liste oltre il 5%: boom per Basile sindaco/Sicilia Vera che arriva addirittura al 17,39% (Alessandro De Leo, Serena Giannetto, Nello Pergolizzi, Giuseppe Schepis, Massimiliano Minutoli, Carlotta Previti, Francesco Cipolla, Cosimo Oteri): è la lista con tutti gli ex assessori e con i candidati forti del gruppo De Luca. Al 9,44% si attesta "Con De Luca" (Cateno De Luca, Salvatore Papa, Vincenzo Velini, Luigi Spignolo, Giovanni Grasso) lista capeggiata proprio dall'ex sindaco, mentre è al 5,27% Prima l'Italia la lista di Nino Germanà, dove Mirko Cantello, Amelia Centofanti, Lino Cucè, Gabriele Cervino e Giuseppe Villari si giocano i seggi in palio. Amo Messina si ferma al 3% mentre sono all'1% o addirittura sotto l'1 le altre liste: "Gli amici di Federico", "Mai più baracche", "Orgoglio messinese", "Senza se e senza ma" e "Insieme per il lavoro - Clara Crocè".

Centrodestra

Le liste del centrodestra viaggiano intorno al 34,87%, ben 8 punti sopra Maurizio Croce (26%). Davanti a tutti "Ora Sicilia", la lista del gruppo Genovese, col 9,58% dov'è bagarre tra i vari candidati (Vaccarino, Ciliberto, La Fauci e Zante davanti a tutti). Quindi Fratelli d'Italia con l'8,63% (Dario Carbone, Pasquale Currò e Libero Gioveni davanti), mentre Forza Italia (D'Angelo e Tamà) è sul filo dello sbarramento col 5,1%. Resterebbero fuori allo stato attuale Unione di Centro (4,77%), lista che fa riferimento a Beppe Picciolo, e la lista Maurizio Croce sindaco (4,29%).

Centrosinistra

Superano lo sbarramento "Franco De Domenico sindaco" con l'8,48% (Cettina Buonocuore e Alessandro Russo davanti a Rizzo e Caruso) e il Partito Democratico col 7,21% (lotta tra Felice Calabrò, Antonella Russo e Biagio Bonfiglio). Clamoroso flop per il Movimento 5 Stelle che - almeno per il momento - passa da primo partito alle scorse elezioni a non avere neanche un rappresentante il consiglio: pentastellati fermi al 4,27%. Ancora peggio "Coalizione civica" degli ex accorintiani che si fermano al 2,63%.

 

 

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