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"Cambio di passo" a Messina, nuova fumata nera: niente voto e Consiglio rinviato

Cateno De Luca in Consiglio comunale

AGGIORNAMENTO DELLE 22,48 - Dalla capigruppo fumata nera e rinvio della seduta a lunedì prossimo alle 18.30. In un primo momento i consiglieri pronti a votare il documento emendato sembravano aver toccato quota 16 (un numero comunque non sufficiente per il sindaco) che comprendeva anche gli esponenti di Sicilia Futura, ma poi qualcosa è cambiato ancora e l'aula ha deciso di rinviare tutto alla prossima settimana.

AGGIORNAMENTO DELLE 21,51 - Sulla richiesta del sindaco De Luca i lavori sono stati sospesi e i capigruppo convocati dal presidente Cardile per stabilire come procedere. Dietro le quinte compaiono anche i consiglieri di Sicilia Futura che partecipano alla capigruppo e, alla ripresa dei lavori, potrebbero fare il loro ingresso in aula.

AGGIORNAMENTO DELLE 21,35 - “Noi non abbiamo mai usato avanzi di amministrazione – ha detto ancora De Luca all'aula - avevo chiarito che tutta una serie di richieste fatte dai consiglieri sarebbero state concesse. In risposta alla consigliera Russo voglio precisare che siamo oltre il 70% degli accordi con i creditori ed è per questo che dico che usciremo prima dal piano di riequilibrio. Chiudo chiedendo una risposta chiara a questo Consiglio comunale, desidero che venga espresso un voto adesso o tra mezz'ora posso modificare il documento epurandolo dalla cabina di regia e modificando il regolamento solo nella parte relativa all'astensione e alle presenze di assessori e dirigenti in commissione”.

AGGIORNAMENTO DELLE 21,07 - Chiusi gli interventi dei consiglieri è di nuovo De Luca a prendere la parola sulla questione Atm “E' saltato il banco, non abbiamo potuto pagare gli stipendi perchè le banche ci hanno chiuso i rubinetti, anche perchè qualche passaggio in Consiglio comunale non è andato nel verso giusto, lasciandomi col cerino in mano, i liquidatori stanno ancora gestendo l'azienda e io li ringrazio per non essersi dimessi. Sono stanco – ha tuonato – dei dibattiti surreali, alla vigilia di un percorso che ci porterà a dover approvare tantissime delibere pensate che io possa vivere le incertezze del mese di dicembre?”.

AGGIORNAMENTO DELLE 20,54 - Calabrò conclude il suo intervento spiegando che “Sul piano amministrativo ci si può confrontare, come d'altronde hanno sollecitato i colleghi genovesiani e di Sicilia Futura, lei può indicare soluzioni, ma non imporle, prendo atto di risultati conseguiti sotto il profilo economico, ma dovrebbe ritirare un documento che non può essere oggetto di votazione e cambiare l'impostazione metodologica facendola passare dal piano politico a quello amministrativo. Non siamo ne' schiavi, ne' prigionieri, siamo pronti ad andare ad elezioni, il mio voto oggi non lo avrà e se lei si dimette è sua esclusiva responsabilità non cerchi spauracchi”.

AGGIORNAMENTO DELLE 20,20 - La palla è passata poi al consigliere Giovanni Scavello della Lega: “Alla luce di questi 18 mesi di lavoro, questo documento è ultroneo perchè abbiamo ampiamente dimostrato senso di responsabilità, non c'è alcun bisogno di questo cambio di passo, non ne condividiamo gran parte dei contenuti, lei rivendica tanti risultati che sono anche i nostri. Chi legge invece pensa che non abbiamo fatto nulla, abbiamo davanti atti importantissimi, prg e pgtu su tutti, lei è bravo e glielo riconosciamo non ha alcun bisogno di un Consiglio sedato e noi intendiamo lavorare liberi e scevri da condizionamenti anche perchè queste poltrone sono molto meno comode di quanto lei pensi”. Definito dallo stesso De Luca il “record man” delle votazioni in aula ha preso la parola anche il consigliere della lista Bramanti sindaco Giovanni Caruso “La nuova maggioranza che si potrebbe creare ha bisogno di una serie di accorgimenti, gli equilibri in aula oggi sono cambiati, il Centrodestra o una parte di esso l'ha sempre appoggiata, ma deve essere rappresentato nell'ufficio di presidenza”.

AGGIORNAMENTO DELLE 19,55 - A muso duro ha invece attaccato il sindaco Antonella Russo “Il cambio di passo è una ricetta fatta di propaganda e invasioni di campo, nient'altro. Lei dice che la città uscirà con anticipo dal pre-dissesto senza contraddittorio, ne' parere di Ministero e Corte dei conti, parla di patologie in Consiglio, ma io le voglio ricordare quante volte in aula non c'erano assessori, dirigenti e revisori e non potevamo neanche emendare delibere. Governare non vuol dire comandare come lei vorrebbe, ma vuol dire servire una città, non insultare, non spaccare. Lei veramente attacca la vecchia politica? Ha chiesto ironicamente la Russo - Con le sue nomine di sottogoverno di cui conosciamo bene l'appartenenza politica, i patti della pignolata e le candidature alle europee? Le modifiche che ci ha chiesto al regolamento servono solo per non avere un'opposizione, io stessa ho votato più di un atto proposto dalla sua amministrazione senza alcun preconcetto. Lei si deve assumere la responsabilità di staccare la spina facendo patire alla città un nuovo commissariamento solo per ripicca a qualche consigliere comunale. Cambi passo sindaco, abbia maggiore rispetto istituzionale e metta da parte gli isterismi, non ci racconti più la storia dell'uomo solo contro tutti, lei è un campione delle campagne elettorali, le ricordo che lei ha scelto di avere sei liste e nessuna che esprimesse un consigliere”.

AGGIORNAMENTO DELLE 19,31 - A prendere la parola è stato anche l'esponente di +Europa Alessandro De Leo “Aveva detto di avere i numeri, ma poi è cambiato qualcosa. Entrando nel merito della delibera credo che sia legittima la sua richiesta di collaborazione fattiva per un sindaco che non ha consiglieri, ne' maggioranza”. Poi è toccato a Nello Pergolizzi, tra i consiglieri più vicini al sindaco De Luca che si è lanciato in un elogio al primo cittadino degno del miglior consigliere di maggioranza “In aula ci sono stati dei cortocircuiti immotivati, ci sono guastatori che non lavorano per l'interesse della città – ha detto l'esponente di LiberaMe - prevedo che nella malaugurata ipotesi che lei si dimetta che farà di nuovo il sindaco, mentre loro non saranno rieletti. Lei è il miglior sindaco degli ultimi 20 anni”.

AGGIORNAMENTO DELLE 18,48 - Aspra la replica del sindaco De Luca al capogruppo del Pd “Non si è preso mai la responsabilità del suo voto mettendo zizzania politica e facendo babbìo politico. La città è stata lasciata nella merda da chi se l'è spruppata, compreso il suo partito, io non accetto di stare in un quadro del genere. Noi abbiamo fatto un percorso che nessuno ha avuto il coraggio di fare, abbiamo evitato il dissesto grazie al mio modo di fare, io non appartengo ai balletti politici faccio l'amministratore, ecco perchè governo senza partiti alle spalle. Scordatevi la forza politica che vi ha eletto come io ho scordato il programma che mi ha portato a fare il sindaco. Indipendentemente dalla votazione di oggi io continuerò ad amministrare Messina fino al commissariamento”.

AGGIORNAMENTO DELLE 18,33 - Poi la parola è passata al capogruppo del Pd Gaetano Gennaro che parlato di situazione paradossale “Non siamo in parlamento e non c'è un presidente che deve chiedere la fiducia. Se De Luca vuole continuare a fare il sindaco non ha bisogno di alcuna autorizzazione da parte del Consiglio, da cui ha incassato l'approvazione del previsionale 2020 in appena due ore di seduta senza che in aula fosse presente alcun rappresentante dell'amministrazione, così come in due giorni a trattare questo argomento non era presente alcun assessore. Non c'è bisogno di alcuna cabina di regia, c'è un ufficio di presidenza che, alla luce dei cambi conclamati oggi, dovrà essere modificato. Io ho detto più no che sì a questa amministrazione, ho votato delibere che ritenevo giuste e così farò sempre”. Gennaro ha poi attaccato la giunta De Luca e, in particolare, la scarsa operosità di alcuni assessori ed esortato il sindaco “Se non ha i numeri, la invito a dimettersi ora e a non aspettare oltre, se lei vuole fare il sindaco, lo faccia e basta senza continuare questo inutile paradosso che mi auguro non scada nel ridicolo”.

AGGIORNAMENTO DELLE 18,16 - Diversa la posizione del collega di LiberaMe Massimo Rizzo che da giorni lavora per convincere i consiglieri contrari ad esprimersi a favore del cambio di passo “Abbiamo fatto un buon lavoro in questi mesi, abbiamo votato debiti fuori bilancio, non abbiamo creato un casinò a Palazzo Zanca, realizzato il tram volante o soppresso le circoscrizioni, altro che cambio di passo, noi dobbiamo accendere il turbo, non so se questa delibera sarà votata, noi abbiamo comunque preparato un emendamento che cassa la cabina di regia. Auspico – ha concluso Rizzo – che questa discussione si chiuda e si inizi a parlare dei problemi concreti della città”.

AGGIORNAMENTO DELLE 18,02 - “Lei questa città la vuole governare o no? - ha chiesto al sindaco Alessandro Russo di LiberaMe - Se lei vuole andare a votare, sono pronto anche domani, lei sapeva benissimo qual era la situazione quando è stato eletto, sapeva di non avere un consigliere. Come possiamo oggi darle una fiducia politica su atti di cui non conosciamo il contenuto? La invito a ritirare l'atto o accolga la proposta del consigliere Vaccarino di trasformare l'atto in una comunicazione senza chiedere all'aula di votarlo”.

AGGIORNAMENTO DELLE 17,49 - De Luca incassa un “sì” anche da Nicoletta D'Angelo, ex capogruppo di OraMessina, passata di recente al gruppo misto: “La invito a continuare sindaco, vada avanti in questa azione di ricostruzione, smussi gli angoli più acuti del suo carattere, io le anticipo il mio voto favorevole”. Poi l'intervento del nuovo capogruppo genovesiano Giandomenico La Fauci: “Ci ha mancato di rispetto allontanandosi dall'aula durante la prima seduta, ci ha chiamato morti di fame, ma non siamo incollati a nessuna poltrona, OraMessina è uno tra i gruppi che più l'hanno sostenuta, è falso dire che noi assecondiamo ordini di scuderia, noi non possiamo dire sì a un atto di indirizzo politico, pretendiamo di essere rispettati anche perchè lei una maggioranza l'ha sempre avuta e più che chiedere un cambio di passo a noi, faccia un cambio di stile lei”.

AGGIORNAMENTO DELLE 17,39 - Secca richiesta da parte di Salvatore Sorbello, appartenente al gruppo misto e vicino al deputato Luigi Genovese: “Ritengo l'atto irricevibile così com'è e le chiedo di trasformarlo in semplice comunicazione senza chiedere di esprimerci con un voto. Quello che ha ottenuto sino ad oggi e gliene rendo merito è quello di spaccare l'assetto iniziale di quest'aula e i partiti, tant'è che oggi non bastano le stanze per gli esponenti passati al gruppo misto. Se lei ritira l'atto, saremo ben lieti di aiutarla. Dobbiamo anche dire le cose come stanno, molti colleghi che non votavano mai atti ci tenevano ad assicurarsi che li votassi io. Che lei si dimetta non ci credo nemmeno se lo vedo, si assumerebbe una responsabilità troppo grande, ma sappia che noi siamo pronti, a lei sta la scelta e la responsabilità”.

AGGIORNAMENTO DELLE 17,32 - La seduta è ripresa lì da dove era stata interrotta: “Chiedo al sindaco di abbassare i toni e ai consiglieri di rinunciare a qualche like in più, ma lei sindaco non metta in ginocchio la categoria dei mercatali, su questo tema si aspetti le barricate da parte mia” ha concluso Zante. Poi l'intervento di un altro dissidente dei 5 Stelle, Francesco Cipolla che ha elencato i risultati ottenuti in questi mesi dall'amministrazione: “Non considero questa delibera una cieca adesione, io deciderò delibera per delibera, ma trovo irragionevole tornare a votare in un momento in cui partiti e movimenti sono in pieno caos, trovo stimolante la sfida che ha lanciato con questa delibera e dichiaro il mio voto favorevole, la mia uscita dal gruppo del Movimento 5 Stelle e la mia adesione al gruppo misto”.

AGGIORNAMENTO DELLE 17,21 - Quando Dario Zante (Forza Italia) afferma “questo paesanotto ha rinunciato alla poltrona da deputato regionale”, parte un battibecco a distanza dalla tribuna del pubblico, toni talmente forti (“Sei un cretino!” urla il sindaco) da costringere il presidente Cardile a sospendere la seduta.

AGGIORNAMENTO DELLE 17,13 - “Diciotto mesi – ha proseguito De Luca - sono serviti per conoscerci, ad esempio Alessandro Russo ha votato tante mie delibere, ma io capisco che ha la necessità di fare qualche post contro di me per accontentare il suo elettorato. Non sono qui per fare prove muscolari o a preparare il terreno per future elezioni, non è consigliabile andare ad elezioni in questo momento ed io non vi nascondo che continuerei solo per quegli avvoltoi che aspettano con grande frustrazione che io mi dimetta”. In conclusione dell'intervento il sindaco ha chiesto all'aula di non andare avanti senza che i consiglieri di Sicilia Futura siano presenti in aula.

AGGIORNAMENTO DELLE 17,01 - Tensioni nel centrosinistra si sono registrate per la gestione dei lavori d'aula e la replica concessa al sindaco dal presidente Claudio Cardile, senza attendere che tutti i consiglieri completassero il giro di interventi. Il primo cittadino facendo notare l'assenza in aula dei consiglieri di Sicilia Futura ha dichiarato: “Ognuno di voi è stato utile alla città per i risultati ottenuti, ci sono stati incidenti di percorso che hanno causato strascichi dopo il Salva Messina”. Il sindaco ha poi attaccato duramente il sindacato Uil per “ricatti e condizionamenti nei confronti di alcuni consiglieri comunali. Il Salva Messina aveva l'obiettivo di scardinare un sistema marcio. Ai colleghi di Sicilia Futura non presenti in aula voglio dire che mi dispiace perchè fino ad oggi erano stati determinanti, li invito a presentarsi in aula indipendentemente da come intendono votare”.

AGGIORNAMENTO DELLE 16,46 - Serena Giannetto, dissidente dei 5 Stelle, ormai da settimane schierata in appoggio al sindaco, ha esordito citando Pericle e annunciando l'abbandono del gruppo in cui è stata eletta: “Sindaco questa delibera è una formale precisa assunzione di responsabilità, lei oggi ci sta offrendo la sua onestà e la sua onorabilità politica, oggi non vado a caccia delle sue dimissioni, sono favorevole al percorso che ha tracciato perchè Messina ha bisogno di correre veloce, ma dovrà tenere fede a quanto si è impegnato a fare tenendo in considerazione la voce di oggi vuole dare continuità alla sua azione. Non chieda utili idioti, ma consiglieri pronti a farsi carico di responsabilità, tanto ci chiede, tanto deve essere disposto a darci. Con questa scelta dichiaro la mia uscita dal Movimento 5 Stelle e la mia adesione al gruppo misto”.

AGGIORNAMENTO DELLE 16,42 - La parola è poi passata a un sostenitore di De Luca, l'esponente del gruppo misto Salvatore Serra che ha lanciato strali all'indirizzo dei 5 Stelle: “Tutto quello che è stato fatto fino ad oggi è il risultato di un lavoro di squadra tra sindaco e Consiglio, non scordiamoci che in campagna elettorale qualche forza politica voleva il dissesto. Ho condiviso il Salva Messina e oggi condividerò il cambio di passo, chiedo ufficialmente di partecipare alle sedute di giunta, io come quei consiglieri che condivideranno il cambio di passo”.

AGGIORNAMENTO DELLE 16,33 - Durissimo il capogruppo dei 5 Stelle Andrea Argento: “In qualsiasi Consiglio comunale d'Italia le delibere si bocciano e si approvano, se ne faccia una ragione signor sindaco, non si può assistere a continue minacce di dimissioni solo perché riceve qualche no, noi non abbiamo mai fatto un'opposizione preconcetta, siamo sempre entrati nel merito delle delibere, facendo fare passi indietro anche ai suoi, come nel caso del componente del Cda di Arisme che aveva percepito, pur non avendone diritto, i compensi per il suo incarico. E' vero che lei se ne deve andare, perché questa città merita di essere amministrata, non le servono continui colpi di teatro, ma certezze. Mai questo Consiglio le ha creato difficoltà ad amministrare, abbiamo approvato tantissime delibere, tutto quello che vediamo oggi è una sceneggiata finalizzata a mantenere alta l'attenzione sulla sua persona come se fosse in una continua campagna elettorale. Noi non saremo mai dei ratificatori seriali e questa delibera per noi è irricevibile".

AGGIORNAMENTO DELLE 16,10 - Inizia alle 16.00, con un'ora di ritardo sulla tabella di marcia, il secondo round della trattazione del “Cambio di passo”. Ad aprire i lavori d'aula è stato l'esponente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Fusco “Chiedo scusa ai colleghi per i modi che ho utilizzato durante l'ultima seduta, ma chiedo che il Consiglio tutto in futuro voglia con forza intervenire per pretendere dal sindaco rispetto, perchè ha parlato di regolamento balordo e consiglieri balordi, nei nostri confronti ha utilizzato termini irrispettosi e offensivi”. A seguire ha preso la parola il consigliere del Pd Libero Gioveni manifestando un'ampia apertura al sindaco De Luca: “Alcuni atti li ho valutati nel merito anche discostandomi dalla posizione del mio gruppo. Rispetto alla delibera del cambio di passo sono favorevole alla cabina di regia, al cambio di interpretazione del voto di astensione, non sono d'accordo e ritengo contro legge le modifiche che invece riguardano gli emolumenti. Condivido il cronoprogramma, ho stima e speranza in lei, ma non sono sicuro per le sue continue minacce di dimissioni”. Gioveni ha concluso il suo intervento criticando aspramente l'operato dell'amministrazione Accorinti e lanciando l'hashtag #andiamoavantifinoallafine esprimendo così ampio sostegno e supporto al sindaco De Luca.

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 Seconda “puntata” in consiglio comunale a Messina della telenovela “Cambio di passo”, la piattaforma politica-programmatica che il sindaco Cateno De Luca ha sottoposto all’Aula e dalla cui condivisione o meno dipenderà il futuro di Palazzo Zanca: dimissioni ed elezioni anticipate o il percorso amministrativo continuerà?

La seduta di oggi è il proseguo di quella che si è interrotta tra le polemiche lunedì sera, dopo il colpo di scena della fuoriuscita dall’aula del gruppo di “Sicilia Futura” e la sospensione dei lavori chiesta dal sindaco per la concomitante cerimonia dedicata a Santa Eustochia.

Nel mezzo, poco meno di due giorni di trattative, incontri, mediazioni: manovre che oggi verranno messe alla “prova” dell’Aula. Tutti gli aggiornamenti in diretta.

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