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Il Ponte sullo Stretto perno del nuovo piano regolatore di Messina

IL progetto del ponte Sullo Stretto

Come alla fine degli anni ‘70 col piano “Tekne”. O, senza per forza dover andare così lontano, come nel giugno 2010, quando l’allora giunta Buzzanca approvava l’avvio delle linee guida del nuovo Prg, sottolineando la necessità di «pensare ad una corretta integrazione con l’assetto complessivo del territorio per tutto quanto attiene la fondamentale partita delle opere a terra e degli interventi di compensazione, previsti dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto».

Già, oggi come allora, come sempre: tutto deve ruotare attorno al Ponte che non c’è e non si sa se mai ci sarà. Anche il Piano regolatore che verrà. Su questo il sindaco Cateno De Luca è stato categorico, agitando le acque fin lì calme della riunione che si è tenuta ieri all’ora di pranzo a Palazzo Zanca. Seduti attorno al tavolo della sala Giunta c’erano alcuni consiglieri comunali, il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Salvatore Mondello e soprattutto il professor Carlo Gasparrini, il tecnico che con l’ex amministrazione Accorinti in carica, aveva redatto il corposo documento di 300 pagine con le linee guida del nuovo Piano regolatore generale.

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