Il report prodotto nei giorni scorsi dalla Uil sul comparto dell'edilizia a Messina e provincia non necessita di commenti. È tutto nei numeri: oltre dodicimila posti di lavoro persi in dieci anni, un aumento del lavoro nero del 48% rispetto al 2009, 1.600 ditte attive in meno rispetto a dieci anni fa, giusto per ricordare i più significativi.
Ma gli edili, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, vogliono comunque dire la propria, in questa fase di crisi globale per la città. E rispondono all'appello per degli “Stati generali” che individuino un percorso. E un futuro.
«L'apertura di un dibattito e di un serio confronto per rilanciare l'area metropolitana di Messina deve essere una esigenza di tutte le forze produttive locali e i costruttori messinesi sono pronti a fare la loro parte», è il messaggio lanciato da Pippo Ricciardello, presidente di Ance Messina.
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