Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La cultura, impresa “sostenibile” che rilancia il turismo nell'intervento di Sangiuliano a Taobuk

Un’ampia, intensa riflessione sulla cultura come risorsa capace di generare ricchezza, spirituale e materiale. Ieri a Taobuk un confronto a più voci tra politica, istituzioni, e chi sul fronte culturale opera concretamente. E a campeggiare è stato il tema economico: la cultura genera capitali, ma ne richiede, con investimenti necessari nella formazione delle competenze, ma anche nel saperle remunerare in maniera adeguata, anche - e soprattutto - quando si tratta di professionalità chiamate a lavorare per enti pubblici, altrimenti sarà difficile far restare, o ritornare, i “cervelli”.

A parlarne il ministro Gennaro Sangiuliano, che ieri al S. Domenico, dialogando con Paolo Conti del Corriere della Sera, ha descritto l’importanza del patrimonio culturale italiano citando la Costituzione e Vico, ricordando la grande tradizione europeista dell’Italia e le radici comuni nel diritto romano. E c’è stato spazio anche per l’autonomia differenziata nei beni culturali: «No alla retorica sul Sud, non dobbiamo appellarci al passato, ma lavorare e penso che l’autonomia possa dare occasione al Sud di dimostrare il suo valore. In Sicilia peraltro l’autonomia in questo campo c’è già».
Il ministro ha sottolineato l’importanza dell’autonomia dei musei, «avviata da Franceschini e sulla quale io ho proseguito», anche in chiave di impresa culturale, ribadendo però la necessità di tutelare i beni culturali, rispettandone il “valore sacrale”, pur sforzandosi di renderli “popolari”. «Invito i giovani a studiare e a specializzarsi in ambito culturale» ha ribadito Sangiuliano, sottolineando l’impegno nel creare posti di lavoro, adeguatamente remunerati, con lo spirito del “buon padre di famiglia”, con il buon senso cioè che deve far quadrare i conti pubblici (e i tetti di stipendio) rispetto ai proficui risultati delle capacità manageriali. Al ministro è stato consegnato il visual del festival, realizzato da Pomodoro, dalla presidente e direttrice artistica Antonella Ferrara.

In sinergia con la Fondazione Mondadori si è parlato anche di editoria, lettori e mercato, in vista della Buchmesse di cui l’Italia sarà Paese ospite, e di impresa culturale con Antonio Spadaro, sottosegretario vaticano al Dicastero Cultura e Educazione, Alessandra Priante, presidente ENIT, Alessandro Giuli, presidente della Fondazione MAXXI, Nino Rizzo Nervo, presidente del Comitato Scientifico di Taobuk, Marcella Cannariato, del Comitato Impresa Donna, Angelo Argento, presidente dell’associazione Cultura Italiae e con la moderazione di Paolo Verri, direttore generale Fondazione Mondadori.

Su iniziativa di Enit si è parlato specificamente di “cineturismo” e cioè dell’interesse sulle destinazioni legate a opere letterarie e cinematografiche. ­Ad intervenire Elvira Amata, assessora al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione (che ha sottolineato l’impegno nel supportare le attività siciliane in sinergia proprio con Enit, come ribadito da Priante, esprimendo inoltre apprezzamento anche per l’ “impresa culturale” di Taobuk), Stefania Auci, autrice della saga dei Florio, Cristina Cassar Scalia, dalla cui penna è nata la vicequestora Vanina, Gianluca Caramanna, parlamentare, consigliere del ministro del Turismo, Fabrizio Ferrara, presidente V Commissione Cultura, Formazione e Lavoro dell’Ars, Gaetano Savatteri, autore di Màkari, e dell’attore Alessio Vassallo, con la moderazione di Elvira Terranova, responsabile della redazione siciliana di AdnKronos.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia