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Crisi idrica a Messina, quell’acqua che non si può spostare da un quartiere all’altro

«Non si può portare l’acqua che c’è in più a Giampilieri al centro città». Il sindaco Basile risponde così a chi non si spiega come nella tabella oraria delle erogazioni ci siano zone che abbiamo rifornimento h24 e altre solo per tre ore. «È un problema legato alla nostra rete che è stata realizzata non in continuità ma sul sistema dei serbatoi che servono determinate zone. E questo sistema non poteva prevedere “travasi” da una zona all’altra. Non è una scelta volontaria quella di dare più acqua a questo o a quel quartiere, ma una stretta necessità tecnica».
In realtà qualche piccola manovra l’Amam la sta organizzando proprio per aiutare quella porzione di città ( fra Montepiselli e Paradiso) che è in sofferenza conclamata e che ora dovrà fare i conti con la distribuzione alternata.

Infatti cinque zone della città che hanno avuto finora acqua corrente per tutto il giorno, sempre da lunedì, avranno una riduzione oraria che non dovrebbe “sconvolgere” le loro scorte e disponibilità d’acqua, ma che sosterranno altre aree di Messina.

Da 24 passeranno a 18 ore di erogazione giornaliera le zone di San Paolo, Santa Lucia, is. 119 (viale Boccetta), Fondo Pugliatti, Via Palmara, Via Comunale Santo, Via S. Contino. Dovranno fare affidamento sulle loro scorte fra le 23 e le 5 del mattino, quindi in piena notte. Una riduzione che avverrà a giorni alterni e che quindi davvero non dovrebbe avere ripercussioni concrete.

L’acqua “risparmiata” in quelle sei ore sarà deviata verso il serbatoio Gonzaga (si trova in cima a Montepiselli) e messa a disposizione delle due aree che sono in sofferenza, in particolare per la zona A che nei giorni dispari è in distribuzione.

Altro tema toccato dalla conferenza stampa di ieri è quello legato alla perdita registrata a contrada Bagni a Santa Margherita. «La fuoriuscita è stata ridotta e irregimentata – ha detto Federico Basile – ma l’intervento dovrà essere effettuato. Lo abbiamo però fatto slittare di qualche settimana perché adesso la crisi non ci permetterebbe di poter gestire anche un stop generalizzato di erogazione per una intera giornata».

Da due giorni una nuova autobotte è a disposizione del Comune per far fronte alle chiamate delle popolazione. «E un’altra sarà in servizio lunedì. Arriveremo presto a quota 14 mezzi». Un nuovo software, messo a punto dall’assessore Roberto Cicale, ed in funzione da ieri, renderà più snello ed efficace il lavoro al Coc. La trasformazione della richiesta di aiuto in intervento sarà più immediata e circostanziata, in maniera digitale. Infine è stato precisato che le autobotti che saranno necessarie per bagnare le strade del percorso della Vara, sono state chieste ad altri comuni e non saranno quelle del pronto intervento idrico.

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