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Messina, Cateno De Luca furioso dall'ospedale lancia l'affondo ad assessori e presidenti delle partecipate: "Dimettetevi tutti"

"Si sono adagiati ed imborghesiti" tuona De Luca, che sollecita un tagliando: "Ieri ne ho parlato con il mio Federico Basile sindaco di Messina e siamo rimasti che oggi in nome e per conto mio sarà richiesta la consegna delle dimissioni di tutti i componenti delle partecipate e dei singoli assessori"

Cateno De Luca

E' ancora in ospedale, ma ne ha per tutti Cateno De Luca che lancia un affondo pesantissimo ai componenti della giunta Basile e ai presidenti delle partecipate: "Io non mi sono mai dimenticato da dove sono partito e di quando l’acqua del torrente Fiumedinisi mi sembrava champagne. Tanti miei collaboratori e rappresentanti nelle istituzioni si sono dimenticati da dove siamo partiti e cosa facevano prima di conoscere Cateno De Luca, diciamo che si sono adagiati ed imborghesiti"

De Luca spiega di averne parlato con il sindaco Federico Basile: "Siamo rimasti che oggi in nome e per conto mio sarà richiesta la consegna delle dimissioni di tutti i componenti delle partecipate e dei singoli assessori per aprire la fase già preannunciata da tempo di un naturale tagliando a due anni dall’ insediamento dell’Amministrazione del sindaco Basile.

Ho già fatto sapere - continua De Luca - al coordinatore regionale di sud chiama nord Danilo Lo Giudice che non sono contento del suo operato e non condivido l’andamento della campagna elettorale ed il lassismo che ho registrato tra tante figure istituzionali che oggi esistono grazie all’azione di Cateno De Luca e di Sud chiama Nord. Mi sono stancato di essere attorniato da amici ed amiche che ormai hanno assunto le sembianze dei parassiti che ti girano attorno quando tu sei presente ma quando giri le spalle si fanno i cazzi loro. Gentaglia politica come Dafne Musolino ed avventurieri come Alessandro De Leo non ne voglio più al mio fianco perché squalificano la mia azione politica e se qualche consigliere comunale intende stare a libro paga di qualche strano ambiente deve essere allontanato immediatamente dal partito perché contamina gli altri" prosegue De Luca non risparmiando gli esponenti del civico consesso che fanno riferimento al suo movimento.

"Lo dico da un letto di ospedale - conclude De Luca - con l’amarezza nel cuore di non sapere ancora come posso fare campagna elettorale, con la consapevolezza che non voglio più trovarmi in queste condizioni a causa di Satiri danzanti sul mio cadavere. Chi deve andare via da Sud chiama Nord vada via ora così potrà vendersi i propri voti al miglior offerente. Chi ha ruoli istituzionali e non ha intenzione di mettersi la maglietta della Libertà e fare campagna elettorale se ne vada via ora perché sono stufo degli scodinzolamenti e degli sculettamenti per mettersi in mostra mentre chi lavora nei sottoscala o dietro le quinte non viene valorizzato o, peggio ancora, mortificato e sbeffeggiato. Io sono diventato Cateno De Luca senza tutti “mezzi uomini e mezze donne” e se ho sbagliato nel consentire loro questa trasformazione e deriva chiedo scusa a loro e chiedo scusa ai miei elettori. L’8 e 9 giugno soprattutto in Sicilia voglio un voto libero e puro, il voto dei siciliani e siciliane che veramente mi amano e credono nella mia figura di liberatore della nostra terra da questa cappa politico mafiosa".

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