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Crisi idrica, La Fauci: "La gestione del Comune e dell'Amam è stata fallimentare. I vertici si dimettano"

«Un fallimento totale. Il piano per la riparazione delle strutture dell’acquedotto Fiumefreddo è già fallito - la presa di posizione di Giandomenico La Fauci, vice presidente del Consiglio comunale e consigliere di Ora Sicilia - . Alla sua prima messa in pratica, infatti, possiamo dichiarare, senza ombra di dubbio, che nessuna scadenza sia stata rispettata. L’idea di poter bloccare l’erogazione dell’acqua per 24 ore in cui compiere tutti gli interventi del caso, semplicemente, non funziona. Siamo già al quarto giorno da quello dell’inizio dei lavori e in tantissime zone della città l’acqua non è tornata. Ho ricevuto decine di segnalazioni di cittadini completamente a secco da venerdì, con l’aggravante di non aver potuto usufruire del servizio di rifornimento programmato dal Comune di Messina. Sono stati alcuni esercizi commerciali ad avere la peggio, costretti alla mancata apertura per rispetto delle norme igieniche e dei propri clienti. Proprio svariati negozianti, poi, hanno segnalato come le autobotti non siano mai giunte nei pressi dei loro esercizi. Allo stesso modo, inoltre, fatti simili vengono denunciati da cittadini comuni. Una situazione di disagio disarmante, che spiega chiaramente come il piano dell’amministrazione, insieme ad AMAM e Coc - il centro operativo comunale - sia totalmente fallimentare. Le 24 ore si sono trasformate in 72 o forse di più. Le risposte sono rimaste frammentarie, molte sono state le “promesse” di interventi ma nei fatti sono stati pochissimi quelli realmente avvenuti. Ancora nella giornata di lunedì nella zona di Faro Superiore l’erogazione dell’acqua non è stata ripristinata, in altre zone del centro è stata presente per non più di un paio d’ore. Inoltre, chi nella mattina di lunedì si è rivolto al Coc per usufruire del servizio di autobotte si è sentito rispondere che per loro l’emergenza era da considerarsi conclusa, quindi il servizio non era più attivo. Come è possibile pianificare scientemente la sospensione dell’erogazione dell’acqua per così tanto tempo? Oltre agli esercizi commerciali e ai disagi dei cittadini, poi, vanno considerate tutte quelle famiglie in cui sono presenti condizioni mediche delicate e che hanno dovuto fare i conti anche con una carenza di questo tipo. La drammaticità della situazione non si riassume in questi giorni di scadente gestione, ma nel fatto che saranno altre sei le giornate di operazioni programmate. È davvero pensabile il ripetersi di condizioni del genere? Il Comune di Messina può garantire che il prossimo mese il tutto verrà risolto in sole 24 ore? Personalmente, quanto visto in questa circostanza basta già: serve una presa di responsabilità dei diretti interessati che dovrebbero fare un passo indietro ufficiale. Il Centro operativo comunale e l’AMAM hanno ampiamente dimostrato di non saper gestire una situazione del genere. I vertici si dimettano oggi stesso. Siamo tutti consapevoli che i lavori previsti siano necessari e debbano essere eseguiti. Questo, però, non significa che chi amministra si possa permettere mancanze di tale portata sulla pelle della cittadinanza».

Gioveni: "Rimandare l'interruzione del 15 dicembre"

“Chiedo ad Amam di valutare concretamente di rimandare la seconda interruzione programmata del 15 dicembre al giorno dell’ipotetica terza interruzione del 13 gennaio, traslando tutto di 1 mese! Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia interviene con questa proposta all’azienda di viale Giostra in virtù dei troppi disagi registratisi che sono andati al di là delle aspettative, soprattutto in considerazione del periodo troppo ravvicinato del secondo intervento alle festività natalizie. Per esempio – afferma Gioveni – fino a stamattina alle ore 7,30 ancora in moltissime zone di Camaro Superiore sia del centro storico che nelle abitazioni presso l’ex stazione non c’era un goccio d’acqua, arrivando quindi ad un’assenza consecutiva di quasi 72 ore! E tutto questo è inaccettabile! Peraltro proprio questa zona – prosegue il consigliere – a causa della troppa presenza di aria nelle condotte, è stata fra le ultime che nell’ultima interruzione antecedente a questa del 17 novembre avevano ricevuto l’acqua, per cui per i prossimi lavori programmati si dovrà certamente attenzionare meglio il problema. Evidenzio che l’assistenza alla popolazione non è certamente mancata tranne qualche disservizio sulle tempistiche nel far arrivare le autobotti alle attività commerciali – aggiunge l’esponente di FdI – però, appunto, proprio perché il 15 dicembre sarà a ridosso del periodo clou dell’anno dove tutte le attività commerciali lavoreranno di più (parrucchieri, bar, ristoranti ecc.) non si può pensare di rischiare di mettere in ginocchio tutte queste attività per una programmazione che può certamente essere rimandata a dopo le feste! Per non parlare anche dell’aspetto psicologico della cittadinanza che a conti fatti, confermando i lavori del 15 dicembre, non avrebbe nemmeno il tempo di assorbire e di “dimenticare” i disagi subiti! Mi auguro quindi – conclude Gioveni – che Amam, sentito anche il sindaco, valuti concretamente di saltare l’interruzione del 15 dicembre, facendo anche tesoro, per l’interruzione successiva del 13 gennaio, dei disservizi non calcolati di questa 'tre giorni' di passione per la cittadinanza affinché questi non abbiano più a ripetersi".

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