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Giornalista fermato e portato in Questura a Messina: solidarietà di Assostampa e Ordine

«Stamane a Messina agenti della Digos hanno impedito l’esercizio del diritto di cronaca al giornalista Fabrizio Bertè del quotidiano La Repubblica. Il cronista si stava recando in via Giuseppe Garibaldi, all’altezza di via Loggia dei Mercanti, dove era prevista, alle 10,45, una manifestazione di protesta di aderenti alla campagna «Fondo riparazione», promossa da Ultima generazione. Il giornalista è stato fermato in largo Seggiola, mentre stava parlando con uno degli aderenti all’iniziativa di protesta nonviolenta, e portato in Questura. Bertè è stato sottoposto a perquisizione. E’ stato rilasciato dopo due ore. Il giornalista ha più volte sottolineato che il fermo non gli permetteva di esercitare il diritto di cronaca. L’Associazione siciliana della stampa, nell’esprimere la piena solidarietà al collega, chiede che sia fatta piena luce su questo episodio che sembra configurarsi come un impedimento all’attività giornalistica garantita dalla Costituzione». Lo dicono Giuseppe Rizzuto, segretario regionale Associazione siciliana della Stampa e Sergio Magazzù, segretario della sezione di Messina.

L’Ordine dei giornalisti Sicilia esprime «solidarietà al collega Fabrizio Bertè, fermato e perquisito oggi dalla Digos, quindi trattenuto in questura e rilasciato dopo circa due ore. L’accaduto mentre il giornalista stava recandosi in via Garibaldi a Messina per documentare una manifestazione di protesta di aderenti alla campagna "Fondo riparazione", promossa dal movimento Ultima generazione». «Il giornalista, mentre stava parlando con uno degli aderenti all’iniziativa, è stato portato in questura, sottoposto a perquisizione e rilasciato dopo un paio d’ore. La sequenza dei fatti ha materialmente impedito a Fabrizio Bertè di svolgere il suo lavoro. Un episodio su cui l’Odg Sicilia chiede sia fatta luce, ribadendo ancora una volta che il diritto di cronaca è sancito dall’articolo 21 della Costituzione», sottolinea l’Ordine.

Fratoianni: "Incredibile quanto avvenuto a Messina"

«Trovo francamente incredibile quanto accaduto ieri a Messina dove un giornalista di "La Repubblica" è stato fermato e trattenuto per alcune ore in Questura, impedendogli di seguire una manifestazione ambientalista». Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra sull'episodio avvenuto ieri a Messina al giornalista di Repubblica Fabrizio Bertè. «Vorremmo ricordare - aggiunge - che siamo in uno Stato democratico e il ruolo dell’informazione è assolutamente prezioso e da tutelare. Se qualcuno pensa, con azioni intimidatorie o pretestuose di compiacere chi attualmente è al governo si sbaglia di grosso». «Chiederemo con un interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno - conclude il leader di SI - di chiarire la vicenda e ci aspettiamo che il questore di Messina chieda scusa al giornalista e siano presi i provvedimenti necessari sia nei confronti degli autori dell’azione di ieri che per evitare che in futuro si ripetano».

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