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Fermo navi Caronte & Tourist, istanza urgente della società per ripristinare le rotte verso le Isole Minori

Presentata una nuova richiesta al gip e al pm per cercare una soluzione al “fermo” nei vari porti delle navi sottoposte a sequestro e consentire la ripresa a pieno regime dei trasporti mantenendo “intatta” la misura cautelare.

Tribunale di Messina

Un’istanza urgente dei legali del gruppo Caronte & Tourist Isole Minori ai magistrati per trovare una soluzione e consentire alle navi sotto sequestro di poter operare sulle rotte verso le isole minori. Ieri mattina i legali degli indagati e dell’azienda, gli avvocati Alberto Gullino, Antonio Roberti, Francesco Mucciarelli, Francesco Bertorotta e Carmelo Peluso, hanno presentato una nuova richiesta al gip e al pm per cercare una soluzione al “fermo” nei vari porti delle navi sottoposte a sequestro e consentire la ripresa a pieno regime dei trasporti mantenendo “intatta” la misura cautelare.

Nei giorni scorsi il gip aveva rigettato la richiesta formulata dai difensori degli imprenditori Franza e La Cava, che avevano chiesto il dissequestro delle prime tre navi “bloccate”, poi il sequestro delle ulteriori sei navi, arrivato perché dopo aver “bloccato” le prime tre e i vari conti correnti e beni riferibili agli indagati e all’azienda, non si è arrivati a coprire la somma di quasi 29 milioni di euro stabilita dal gip come ipotetico “ingiusto arricchimento” da parte della Caronte&Tourist Isole Minori nel partecipare alla gara regionale del 2016 pur non avendo i requisiti sulle navi rispetto alle persone con mobilità ridotta. Quindi una volta finito di “aggredire” il patrimonio liquido i finanzieri hanno proceduto a “bloccare” altre navi.

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