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Messina, “Cannizzaro-Galatti” caos e doppi turni. Monta la protesta

Palazzo Zanca non ha ancora trovato soluzioni. Otto classi da sistemare perché in questo momento in locali inidonei e pericolosi

Può una comunità scolastica pagare l’inerzia della burocrazia – con rimpalli di competenze da ufficio a ufficio, se non addirittura ignavia – mentre la politica non riesce a trovare una soluzione in tempi ragionevoli? A Messina evidentemente sì. È quanto sta accadendo all’Istituto “Cannizzaro-Galatti”, dove da mesi si attende una risposta, tra incomprensioni istituzionali e evidenti sottovalutazioni del problema.
L’oggetto è la carenza di aule, problema che si trascina ormai da quasi un anno e al quale non si riesce a dare una risposta definitiva e organica. Nelle settimane scorse, alla ripresa della scuola dopo le vacanze estive, la vicenda era balzata agli onori della cronaca per la decisione della dirigente Egle Cacciola di far svolgere le lezioni in cortile all’aperto e in palestra. Una scelta arrivata al culmine di solleciti a Palazzo Zanca. Dagli uffici comunali avevano fatto sapere di star vagliando alcune soluzioni (la principale il trasferimento di sei-otto classi all’Istituto “Spirito Santo”) ma evidentemente la trattativa non è stata ancora conclusa. Nei giorni scorsi l’incontro tra il sindaco Basile, il provveditore Stello Vadalà e i componenti del Consiglio d’istituto per fare il punto della situazione, ieri come un fulmine a ciel sereno - ma forse neanche tanto - la decisione dell’Istituto scolastico di avviare i doppi turni per 12 classi della primaria. Una situazione che inevitabilmente provocherà disagi a bambini e famiglie, ma soprattutto che avrà come conseguenza una riduzione dell’orario scolastico (non 6 ore ma 4 ore e mezza).

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