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Carmelo e Daniela: il bar a Messina, le bollette e la tentazione di "scappare" in Lussemburgo

Loro sono Carmelo e Daniela e amano la loro terra. Lo possono dimostrare perchè stanno stringendo i denti pur di non cedere alla “ tentazione” di fare le valigie, come hanno fatto già in tanti, in troppi. Sono una coppia che ha sempre vissuto dietro un bancone. Prima in due diversi locali come dipendenti, poi nel 2018, ottobre del 2018, l’inaugurazione del loro ritrovo a due passi dalla Camera di Commercio.

«Io faccio caffetteria e mia moglie in cucina – dice Carmelo –. Il 2019 è andato molto bene eravamo molto soddisfatti. La gente apprezzava il nostro modo anche artistico di presentare i prodotti e abbiamo finito di pagare anche la gestione che con l’affitto ci costava 2500 euro al mese. Poi arriva il Covid, due anni difficili che ci hanno segnato ma non piegato. Ora che eravamo pronti a rialzarci sono arrivate le bollette a metterci nuovamente in affanno».

Nel luglio del 2021 questo piccolo locale aveva speso 1000 euro di bolletta, questo luglio invece è arrivata una fattura di 2.600 euro. «Abbiamo chiesto di rateizzarla – dice Daniela – ma ancora non ci hanno risposto e fra poco arriverà quella di agosto. Questa batosta è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Si può lavorare per pagare le bollette?».

E le occasioni per mettersi tutto alle spalle, loro, l’hanno a portata di mano. «Ho ricevuto un’offerta dal Lussemburgo – dice Carmelo –. Potremmo andare in un ristorante con caffetteria, lavorare entrambi a 1900 euro al mese ciascuno più vitto e alloggio. Una bella tentazione perchè metteremmo al sicuro anche i nostri due figli. Non vorrei accettare, io sto bene a Messina e anche la mia famiglia. Questa è la porta della Sicilia e sono fiero di vivere qui. Ma è sempre più difficile. Ho la fortuna di avere dei margini di tempo per poter decidere. Siamo partiti tagliando ogni spesa “superflua” in casa ma se la situazione dovesse rimanere questa dovremo prendere delle altre decisioni. Faremo di tutto per restare e continuare a credere nel nostro locale, nel nostro impegno nella nostra passione».

Dunque se il Covid ha spinto sull’orlo del baratro molti esercenti della ristorazione, il caro bollette rischia di essere la spinta fatale. «In tutto il mese di luglio abbiamo speso 100 euro al giorno di bollette della luce – dice preoccupata Daniela – è assurdo. Vogliamo pensare nella ripresa dopo la pandemia, ma davvero dobbiamo crederci?».

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