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Scuole a Messina, pomeriggio di follia: il sindaco annuncia la dad, poi ci ripensa. Domani tutti in presenza

Ormai siamo al caos totale, alla tragicommedia. E' stata una domenica di pura follia, come se non bastassero i giorni precedenti di assoluta confusione, ingenerata da tutte le istituzioni. Il sindaco che venerdì sera, durante la trasmissione Scirocco, aveva palesato la volontà di non ricorrere a nuove ordinanze, dopo la bocciatura del Tar, nel primissimo pomeriggio di oggi - in diretta dalla Rada di San Francesco - annuncia invece che sta per preparare una nuova ordinanza sulla scuola per andare in Dad, visto che Messina è in zona arancione. "Io ci provo - dice De Luca - articolo l'ordinanza in un altro modo, dopo la sentenza del Tar, nella speranza che regga. Domani non si va a scuola e si fa la dad, poi se domani qualcun altro deciderà di fare ricorso e il Tar ci darà torto vorrà dire che martedì o mercoledì si tornerà in presenza. Ma per me siamo zona arancione e io ci provo per scardinare questo principio assurdo che è torniamo a scuola, ci contagiamo e poi andiamo in dad".

L'intervento della sottosegretaria Floridia

Passano pochi minuti e interviene la sottosegretaria Floridia che tuona: "Ho atteso nel silenzio la prima settimana di scuola. L'inizio poteva anche essere complicato. Ma adesso basta! - scrive la Floridia - Che nessuno continui a privare del diritto allo studio i più piccoli, i nostri giovani, tenendo le scuole chiuse mentre tutto il resto è aperto! In Sicilia un'ordinanza di Musumeci ha creato lo scompiglio e da troppi giorni c'è confusione. Questa ordinanza, malamente interpretata, viene utilizzata per chiudere le scuole in zona rossa o arancione, indiscriminatamente. E non solo. Le scuole non si devono chiudere, neanche in quelle zone, salvo in caso di focolai o gravi e comprovate situazioni. Non si chiudono per precauzione, per paura, per comodità. Non si chiudono per poi lasciare che il pomeriggio i ragazzi escano per le città a giocare e incontrarsi come nulla fosse! Lo chiedo a tutti i sindaci e in particolare al sindaco di Messina città della quale conosco molto bene la popolazione scolastica e le sue necessità, la smetta di fare campagna elettorale sul tema scuola e permetta ai nostri studenti di esercitare al meglio il diritto allo studio. Ne hanno bisogno loro".

Il Comitato Scuola in presenza: "Il sindaco fa solo politica"

Sulla stessa scia Cesare Natoli, presidente del Comitato scuola in presenza: "Abbiamo da poco appreso che il sindaco ha appena comunicato che disporrà una nuova ordinanza di chiusura delle scuole, del tutto incurante, a questo punto, delle pronunce dell'autorità giudiziaria e dell'esito pressoché scontato di un nuovo ricorso. È chiaro, pertanto, ormai a tutti che il fine del sindaco è solo quello di cavalcare la comprensibile preoccupazione dei cittadini come facile strumento di consenso politico, contrapponendosi - come già fatto nel recente passato - allo Stato autoproclamandosi "salvatore della patria". Auspichiamo, fino all'ultimo, un ripensamento nell'interesse esclusivo di tutta la collettività. Se così non sarà, valuteremo se impugnare anche l'annunciata ordinanza, al netto di ogni eventuale responsabilità di natura penale".

Decreto del Tar sul Comune di Siracusa

Nel pomeriggio di oggi viene pubblicato anche il decreto cautelare del Tar che accoglie il ricorso contro il Comune di Siracusa che aveva previsto la dad: secondo il Tar "il Comune di Siracusa è attualmente “zona arancione”; ne consegue che l’ordinanza del Comune di Siracusa viola i parametri normativi appena indicati, che appaiono prevalenti rispetto a quanto disposto con ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 1 in data 7 gennaio 2022”. Il TAR quindi chiarisce - ancora una volta, perché si sapeva da tempo - che il potere discrezionale dei sindaci in materia di chiusura delle scuole può essere esercitato esclusivamente in zona rossa. Il Tar chiarisce ciò che in realtà era chiaro da tempo: si può fare ricorso in dad solo se in zona rossa. 

La scelta definitiva del sindaco

Il sindaco De Luca poco dopo le 17 torna a intervenire: “Vi annuncio cari ragazzi - ha detto De Luca - che non ci sarà nessuna ordinanza di sospensione dell’attività scolastica in presenza. Potete già organizzarvi perché da domani si torna a scuola”. Riferendosi poi a quanto dichiarato dal sottosegretario alla Pubblica Istruzione Barbara Floridia: “Questa presa di posizione del rappresentante del Governo nazionale, si registra, guarda caso - prosegue il Sindaco De Luca - poco prima della pubblicazione del decreto del Tar di Catania di sospensione dell’ordinanza del Sindaco di Siracusa, relativa alla chiusura delle scuole in quanto comune in zona arancione. Secondo il TAR, i Sindaci per la normativa nazionale possono disporre l’attività in DAD soltanto se il proprio Comune è dichiarato zona rossa, pertanto l’ordinanza del Presidente della Regione siciliana N. 1 del 7 gennaio 2022, che prevedeva, sia la zona rossa che la zona arancione presupposto per l’attività scolastica in DAD, è in contrato con la legge nazionale. Pertanto - conclude De Luca - non posso fare nessuna ordinanza in quanto Messina è in zona arancione”.

Mi viene spontaneo dire al Sottosegretario Floridia, siete proprio voi a livello nazionale a generare una grande confusione. E bisognava attendere tutto questo tempo per intervenire visto che l’ordinanza è datata 7 gennaio?. Francamente leggendo, oltre al dispositivo del Tribunale Amministrativo Regionale, le implorazioni del sottosegretario alla Pubblica Istruzione che recitano: “Le scuole non si devono chiudere per precauzione, non bisogna creare allarmismi e paure, perché le scuole si chiudono soltanto se sussistono dei focolai accertati”. “Spalancate le porte delle nostre scuole”, “I ragazzi devono desiderare la scuola in presenza”, io Sindaco non posso fare nessuna ordinanza”, ha precisato De Luca. “Voglio rammentare a tutti, e in primis a coloro che sbandierando il diritto allo studio, la funzione socio pedagogica degli istituti scolastici, di fatto continuano a sparare corbellerie, che sono loro stessi violare la democrazia. Dinnanzi ad una situazione di emergenza non bisogna mai attendere, a maggior ragione quando si tratta della salute e dell’incolumità pubblica. Lo dissi più di un anno fa - ha continuato De Luca - bisogna avere il coraggio di assumersi la responsabilità di introdurre l’istituto del doppio turno programmando un serio investimento per pagare il disagio degli insegnanti, al fine di prevenire ciò che stiamo vivendo adesso. È sempre meglio pagare il prezzo del disagio e non attendere che la situazione epidemiologica degeneri sempre più. Questa attesa altro non è che una presunzione di Stato”.

A conclusione del suo intervento il Sindaco De Luca ha affermato, “noi la subiamo, ma non ci allineiamo in silenzio, né tantomeno posso augurare ai ragazzi di tornare in dad, anzi, spero tanto che si rimanga in presenza, affinché essa sia il segnale di un miglioramento della curva dei contagi. Certamente lungi da me la pseudo prevenzione attualmente in atto nell’ambito scolastico della serie: “contagiatevi, poi lo accertiamo e successivamente si va in DAD”.

“Mi dispiace, ma Io non posso fare nulla!”, ha concluso De Luca attrezzandosi a trascorrere la notte, sempre in attesa di risposte da parte del Governo nazionale, con una tenda da campeggio.

 

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