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Mamma e figlia impiccate a Santo Stefano di Camastra. "Porto Alessandra via con me"

Una scena tremenda. Una donna e la figlia impiccate. Forse un omicidio-suicidio. La scoperta ieri pomeriggio intorno alle 19.30, quando ai carabinieri del Comando Compagnia di Santo Stefano di Camastra è arrivata la segnalazione di due cadaveri in una casa di campagna in zona Farcò, a otto chilometri di distanza (in direzione Messina). Si tratta di una donna, Mariolina Nigrelli e della figlia Alessandra, trovate impiccate. A fare il macabro ritrovamento Maurizio Mollica, il marito e padre della ragazza, che aveva 14 anni e frequentava la terza media del centro stefanese. Indagini a tutto campo per capire cosa è realmente accaduto. Nessuna pista è esclusa.

Sembrava un normalissimo sabato di primavera, ma non lo era. Quando Mollica, un operaio molto conosciuto in paese, preoccupato dal fatto che la moglie non rispondesse al cellulare si è diretto nella loro casa di campagna in contrada Farcò, ha fatto l'atroce scoperta.

L'ipotesi dell'omicidio-suicidio sembrerebbe la più probabile, ma gli inquirenti non escludono nulla. Sul tavolo della cucina, infatti, è stata ritrovata una lunga lettera scritta a mano dalla donna in cui si legge: "Porto via con me Alessandra". E poi il racconto delle sue difficoltà. «Il biglietto è abbastanza esplicito e fa pensare a un omicidio suicidio, anche se continuiamo a indagare anche su altre piste». Lo ha detto il procuratore di Patti Angelo Cavallo, commentando la lettera. Durante la notte gli inquirenti hanno ascoltato il marito: Maurizio Mollica ha riferito di aver litigato con la moglie ieri mattina. L'uomo ha sottolineato, però, che si è trattato di una banale discussione per motivi familiari e che non sarebbe stato nulla di serio. I carabinieri, che ribadiscono di non escludere alcuna pista, stanno interrogando familiari e amici della donna e della ragazza. Alcuni elementi sulla dinamica e sulla scena dell'omicidio-suicidio vanno ancora chiariti. La Procura di Patti conferirà il prossimo martedì, alla consulente Patrizia Napoli, l’incarico per effettuare mercoledì le autopsie e l’esame tossicologico.

Le paure di Mariolina

La donna aveva scritto gli ultimi post su Facebook proprio sabato, intorno all'ora di pranzo. Post che testimoniato le sue paure e il grande travaglio interiore. Prima aveva rilanciato la foto di una città di sera con la scritta: “Certe cose si capiscono solo dopo. Molto dopo. Troppo dopo”.

Poi, aveva postato l’immagine di un albero sospeso fra le nuvole, con la frase di “Dark angel”, l’angelo nero: “Facile giocare con le parole. Difficile giocare con la vita. Schifoso è giocare con le persone”. E la donna aveva postato anche il video di una ragazzina che aveva vinto la sua battaglia contro il bullismo, pubblicando altre frasi che raccontano il suo stato d’animo. “Chi ti ha tradito, verrà tradito – dice un post – a chi ti ha mentito, mentiranno. Chi ti ha offeso verrà offeso. A chi ti ha fatto soffrire, sarà fatto di peggio perché sono così le regole del gioco”. Un’altra foto sul suo profilo dice invece: “Scegliere con chi parlare è importante, capire con chi tacere di più”. "Vi rispetterò nello stesso modo in cui rispettate mia figlia"

Nei giorni scorsi, invece, un post nel quale denotava qualche preoccupazione per la figlia.

 

 

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