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Messina zona rossa: vietato l'asporto, screening nelle scuole dal 23 gennaio. L'ORDINANZA

L'ordinanza c'è. De Luca lo aveva detto e lo ha fatto. Praticamente una zona rossa un po' più rossa. Da lunedì 18 a  venerdì 29. Entriamo nel dettaglio:

Le scuole rimarranno chiuse: asili nido, elementari, medie, superiori. Confermata la Dad, mentre lo screening a tappeto negli istituti scolastici partirà dal 23 gennaio. Solo dopo i risultati verrà deciso se confermare l'apertura l'1 febbraio.

 

Mobilità

Le regole sono identiche a quelle dell’ordinanza Musumeci di ieri, e quindi spostamenti solo per necessità (compreso fare la spesa), lavoro e salute, e sempre con autocertificazione. Vietate le visite a parenti e amici che non abbiano a loro volta strette necessità, come invece previsto nel resto d’Italia. Quanto all’attività sportiva, sempre individuale, ora ci sono fasce orarie: si può fare dalle 7-10 e dalle 18-20.

 

Commercio

Come principio generale i negozi sono tutti chiusi. Ma ci sono delle eccezioni: generi alimentari e assimilati (quindi supermarket, discount, prodotti surgelati, bevande ma anche vendita di alimenti per animali domestici, distributori automatici in ospedali e uffici pubblici), edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie, distributori di benzina, che potranno operare dalle 8 alle 20 e la facoltà di orario continuativo. Altre categorie, e questa è una novità, possono lavorare ospitando il pubblico solo su prenotazione. Sono: gli ottici, erboristerie, tolettatura di animali, articoli medicali e ortopedici. La domenica chiusi tutti i negozi, tranne generi alimentari, edicole, farmacie, tabaccai.

Le rivendite di tabacchi e le edicole apriranno alle 6,30 e sospenderanno l’attività alle 18,30. Gli orari delle farmacie e parafarmacie andranno dalle 8,30 alle 19,30. Tutti gli altri esercizi autorizzati avranno gli orari già annunciati, dalle 8 alle 20.

 

Bar e ristoranti

Ma anche pub, gelaterie e pasticcerie devono rimanere chiusi. L’ordinanza di De Luca, prevede solo la consegna a domicilio e fra le 8 e le 24. Vietato invece l’asporto, quindi la possibilità di prendere un caffè fuori dalla porta del bar. Aperti gli esercizi che si trovano sulla rete autostradale e nelle stazioni.

 

Barbieri e parrucchieri

Fanno parte dei servizi alla persona e sono sospesi, quindi dovranno rimanere chiusi. Ma non da domani, e siamo alla prima eccezione, ma da mercoledì prossimo. Hanno quindi due giorni di tempo per completare le prenotazioni che avevano. Di quella lista, però, restano aperte pompe funebri, mentre per le lavanderie è consentito solo il ritiro e consegna a domicilio. Ok alle attività riabilitative o terapeutiche.

I mercati cittadini (Muricello, Vascone e S. Orsola) e i punti degli ambulanti a posto fisso oggi e domani resteranno aperti per consentire di smaltire le derrate già acquistate dai commercianti. Da mercoledì scatterà la chiusura.

 

Edilizia e pronto intervento

Siamo alla seconda eccezione. L’edilizia privata è sospesa da mercoledì 20 gennaio, fatti salvi gli interventi improcrastinabili di messa in sicurezza con esecuzione urgente mediante atto amministrativo o giudiziario. Sono consentite le attività di pronto intervento per servizi essenziali (elettricisti, meccanici, elettrauto, gommista etc), ma a negozi chiusi e tramite la reperibilità da comunicare via social o con avviso all’ingresso dell’attività.

Cimiteri e ville restano chiusi, come i mercati, chiusi. 

 

Attività sportive

Sono sospese ad eccezione di quelle svolte da atleti di rilevanza nazionale. Impianti sportivi comunali chiusi, salvo che per quelle società che svolgono attività di rilievo nazionale che però entro mercoledì dovranno presentare un’istanza con la lista degli atleti che utilizzeranno l’impianto.

 

Posta, banche e Caf

Restano garantiti questi servizi bancari, finanziari, assicurativi, Caf e patronati (questi ultimi con orario dalle 8 alle 16). Ma deve essere disposto un un servizio di vigilanza anche sulle aree esterne che impedisca la formazione di assembramenti da parte di clienti in attesa di potere accedere ai locali. Per le attività professionali è disposto il ricevimento fra le 8 e le 16, tranne i casi di comprovata urgenza.

 

Trasporto pubblico locale

L’Atm è autorizzata a ridurre i servizi nelle fasce antimeridiane, pomeridiane e serali, garantendo i servizi essenziali, il raggiungimento dei luoghi di lavoro e il rientro alla propria abitazione. Per evitare il sovraffollamento il carico di passeggeri non può superare il 50% ma è anche il numero di corse che sarà ridotto della metà, secondo un programma di esercizio che oggi sarà varato.

Il sindaco di Messina Cateno De Luca ha quindi apportato alcune "modifiche" all'annunciata ordinanza sindacale per la zona rossa di Messina che, di fatto, inserisce misure ancora più restrittive rispetto a quelle previste a livello regionale e nazionale. Le modifiche sono state annunciate dal sindaco a seguito di un incontro con un gruppo di consiglieri comunali appartenenti a diversi gruppi: Dario Zante e Pierluigi Parisi di Forza Italia, Nello Pergolizzi di LiberaMe, Libero Gioveni di FdI, Alessandro De Leo di +Europa, Salvatore Serra, Nicoletta D'Angelo, Serena Giannetto e Francesco Cipolla del gruppo misto.

"Bisogna chiudere nuovamente tutto - ha dichiarato il sindaco De Luca attaccando il Governo Musumeci - alcuni consiglieri comunali oggi avevano chiesto una seduta straordinaria, ma non si è raggiunto il numero legale. Dopo circa un'ora di confronto con alcuni dei consiglieri presenti, mi sono arrivati dei suggerimenti che voluto cogliere". Il sindaco De Luca ha continuato a puntare il dito contro l'Asp e spiegato di dover arginare "la possibilità che i messinesi abbiano scuse per uscire, come quella di andare a prendere un caffe". "Su questa ordinanza - ha detto ancora il sindaco - mi gioco tanto. L'ordinanza avrà validità dal 18 gennaio al 28 gennaio"

 

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