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Messina è zona rossa. Da venerdì il vero lockdown: chiusi quasi tutti i negozi. Ma è polemica

La stretta ulteriore: da venerdì 15 chiusi anche gli esercizi commerciali al dettaglio inseriti nell'allegato 23

L'ordinanza è servita. Messina è entrata in zona rossa. Così, mentre tutta la Sicilia sarà arancione, la città dello Stretto - sino al 31 gennaio - osserverà regole più stringenti rispetto agli altri comuni siciliani.  E addirittura sarà più "rossa" della zona "rossa". Il sindaco De Luca non si è, infatti, accontentato dell'ordinanza regionale firmata sabato a Palermo (ecco l'ordinanza di Musumeci) ma è andato oltre, secondo i dati sanitari in suo possesso. Ed è comunque subito polemica.

Sul piede di guerra molti consiglieri comunali (Alessandro Russo per il Pd, poi Sicilia Futura, Massimo Rizzo di LiberaMe e soprattutto i consiglieri del M5S): nel mirino soprattutto la parte dell'ordinanza dove il sindaco chiude da venerdì 16 gennaio anche gli esercizi commerciali al dettaglio inseriti nell'allegato 23 (che in Italia nelle zone rosse sono invece regolarmente aperti). Tra questi ci sarebbero anche i supermercati, ma De Luca ha già annunciato un passo indietro: l'ordinanza nelle prossime ore verrà rivista e i supermercati potranno restare aperti e vendere però solo generi alimentari e non quegli articoli per i quali è stata disposta la sospensione dell’attività al pubblico (es. lampadine, biancheria intima, ferramenta, piante, etc.).

Ma vediamo cosa dice l'ordinanza del sindaco De Luca nei punti salienti

- E’ fatto divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici e/o privati, da parte di ogni soggetto ivi presente, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e/o motivi di salute. È sempre consentito il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, nonché per gli operatori sanitari e sociosanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza. È, altresì, consentito il transito per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni e/o servizi essenziali, nonché raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti siano consentiti ai sensi delle vigenti disposizioni nazionali e regionali. Rimane consentito il transito, in entrata ed in uscita, per una persona per volta per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante. E’ consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

- Chiunque si sposti in ambito urbano ed extra urbano di avere con sé ed esibire a richiesta delle Forze dell’Ordine l'autocertificazione  (qui il modulo per l’autocertificazione) secondo il modello messo a disposizione dal Ministero dell’Interno, e che si allega alla presente ordinanza, ove dichiari il motivo del suo spostamento, consapevole delle responsabilità cui va incontro chi rende dichiarazioni false e mendaci.
E’ fatto divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e/o privato, nei predetti territori comunali ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese;
- E’ disposta la chiusura di tutte le ville comunali, giardini e dei cimiteri cittadini.

I negozi

Resteranno chiusi barbieri, parrucchieri, lavanderie e servizi di pompe funebri (inseriti nell'allegato 24 del Dpcm 3 dicembre).

Sempre aperti invece gli esercizi di vendita di generi alimentari, le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro con orario di apertura ordinario dalle ore 8 alle ore 20. Le farmacie rispettano i turni e gli orari di apertura secondo la loro programmazione.

Per quanto riguarda bar e ristoranti fino a giovedì sono consentiti l'asporto e la consegna a domicilio, da venerdì 15 invece solo la consegna a domicilio.

- Nelle giornate festive è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale, ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Rimane sempre consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

Didattica e altro

- E’ disposta la sospensione di tutte le attività didattiche e scolastiche di presenza per gli Istituti scolastico ivi compresi asili nido, scuole dell’infanzia, di ogni ordine e grado, pubblici, privati e paritarie. E’ parimenti disposta la sospensione delle attività delle ludoteche, dei centri comunque denominati ove si svolgono attività ludiche rivolte all’infanzia, anche se svolti all’aperto.

- E’ disposta la sospensione delle attività di presenza degli enti di formazione professionale, dell’Università, delle università on-line, dei centri linguistici, degli istituti superiori, del Conservatorio, scuole d’arte e di ballo.

- La Messina Social City mediante i propri operatori assicurerà lo svolgimento di passeggiate terapeutiche al fine di colmare la mancanza dell’attività didattica in presenza determinata dalle restrizioni della zona rossa.

- E’ disposta la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità che dovranno essere indicati e comunicati all’Amministrazione Comunale, Dipartimento Servizi al Cittadino, con i relativi orari di apertura al pubblico.

- Le attività produttive, professionali, commerciali ed artigiane di cui sia consentita l’apertura, devono comunque cessare entro le ore 20,00 e possono avvalersi dell’orario continuato.

- E’ disposta la chiusura dei centri commerciali e/o outlet.

 

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