Lo schiaffo più violento, ad una città ancora rallentata da una ripresa stentata, l'ha sferrato l'immagine di una ragazzina di dodici anni, ormai vicina ai tredici, che chissà perché, chissà come, e chissà quanti altri chissà si potrebbero scovare, ha bevuto così tanto alcol da finire in ospedale a Messina.
Qualche ora di osservazione, poi è tornata a casa. Ma il vero dramma e la vera inquietudine stanno all'origine: dodici anni, età da scuole medie, di quelle che una volta “a letto dopo cena”, e già due birre e un cocktail in mano, buttati giù in pochi sorsi. Bevande che solo fra sei anni, secondo la legge, potrebbe iniziare a sorseggiare.
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