C’è una situazione particolarmente esplosiva in città, ed è quella della casa di riposo "Come d’incanto", in via Primo Settembre. Un nuovo possibile focolaio, particolarmente delicato vista l’età avanzata degli ospiti. Una di loro, una donna di quasi 90 anni, è già risultata positiva al tampone, eseguito stanotte al Policlinico.
Ma la situazione è critica perché sono diversi gli anziani che accusano febbre, mentre il personale della struttura è di fatto isolato al piano superiore della stessa. Altro aspetto inquietante: su 23 dei 71 anziani è stato già eseguito il tampone, giovedì scorso, ma non sono ancora stati resi noti gli esiti, in quanto al Papardo, al momento, mancano i reagenti.
Nessun test, invece, sugli operatori, che sono 16 e non escono dalla casa di riposo da giovedì scorso. L’assistenza continua, ma in condizioni precarie. È possibile che a questo punto i tamponi vengano eseguiti tutti al Policlinico.
L’assessore alla Protezione civile Massimiliano Minutoli, nei giorni scorsi, appena appresa la notizia ha disposto l’invio di dispostivi di protezione personale, brandine e beni di prima necessità per il personale e l’assistenza agli anziani.
“Non vogliamo creare allarmismi, ma siamo fortemente preoccupanti per come si stia diffondendo rapidamente a Messina il Covid-19. Riteniamo che il sistema-Sanità, che oggi presenta numerose falle, possa trovarsi impreparato rispetto ad una possibile emergenza. E per questo motivo, stante la manifesta incapacità del manager dell’Asp di Messina, Paolo La Paglia, chiediamo all’Assessore alla Salute pubblica l’invio di un super Commissario che possa prendere in mano la gestione della situazione emergenziale”.
Lo scrivono in una nota inviata all’assessore Ruggero Razza e al governatore Nello Musumeci, il segretario generale della Uil Messina, Ivan Tripodi, il segretario provinciale e il responsabile area medica della Uil-Fpl, Pippo Calapai e Mario Salvatore Macrì.
“I focolai che si sono aperti all’IRCCS-Neurolesi, i contagi al Piemonte e in una casa di Riposo nonché le situazioni emergenziali che si stanno vivendo in tutti gli ospedali della provincia (da ultimo, la carenza di reagenti e presidi per la tutela individuale), rendono necessaria la presenza di un super Commissario regionale che abbia il compito di coordinare l’azione del Sistema-Sanità nella provincia di Messina e governare anche la carente informazione ai cittadini e agli operatori sanitari, sempre più esposti al rischio di contrarre il Covid-19”, conclude la nota.
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