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Epidemia da Coronavirus, Messina sorvegliata speciale per il nuovo focolaio

Salgono i casi di persone trovate positive al Covid 19 nell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Neurolesi «Bonino Pulejo» di Messina. Lo conferma il sindaco Cateno De Luca che esprime preoccupazione per il rischio di un possibile focolaio all’interno della struttura.

Tra i contagiati ci sono pazienti, infermieri e medici, ma ancora non tutto il personale sanitario, circa 80 persone, è stato sottoposto al tampone. Dodici pazienti positivi sono stati trasferiti al Policlinico di Messina; altri cinque sarebbero in isolamento volontario domiciliare.

In merito ai casi di contagio per Coronavirus, l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha inviato nel capoluogo peloritano il dirigente dell'Osservatorio epidemiologico dell'assessorato, Salvatore Scondotto, per coordinare le necessarie misure di contenimento, così come previsto dai protocolli ministeriali.

In particolare, tutti i pazienti contagiati del 'Bonino Pulejo' sono stati già trasferiti presso il policlinico 'Martino' di Messina, mentre si sta procedendo alla sanificazione del presidio di contrada Casazza. I degenti non contagiati verranno infatti trasferiti presso altre strutture sanitarie del Messinese.

Ulteriori azioni di contenimento e contrasto al diffondersi del virus sono state applicate anche sul personale dell'Istituto Bonino Pulejo, in particolare per coloro che sono entrati in contatto con i pazienti positivi al Covid-19 è stato disposto il test del tampone.

Analoghe iniziative sono state intraprese anche per una casa di riposo della città dello Stretto. Domani l'assessore Ruggero Razza presiederà una riunione in videoconferenza con tutti i manager delle aziende sanitarie del Messinese.

«Da oggi Messina potrà fare i propri tamponi e non dovrà più fare riferimento a Catania e Palermo». A dirlo il sindaco di Messina Cateno De Luca. «C'è stato - aggiunge De Luca - anche un confronto con i direttori dell’Asp e dei nosocomi messinesi per stabilire una strategia condivisa e dare un contributo alla risoluzione del problema Covid 19 visto il picco di aumenti in città».

«Al Policlinico al padiglione H - spiega il sindaco - c'è una struttura dedicata ala covid 19, abbiamo la disponibilità di 70 posti letto malattie infettive e di 23 per terapia intensiva che potrebbero arrivare a 30. C'è anche la possibilità di creare un altro reparto dedicato con altri 50 posti per malattie infettive e arrivare ad altri 12 posti per terapia intensiva. Al Papardo ci sono sei posti per la terapia intensiva che potrebbero arrivare a 10».

«L’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto ha 2 posti per terapia intensiva che potrebbero arrivare ad 8. Al nosocomio di Taormina ci sono otto posti per terapia intensiva che potrebbero arrivare a dodici. All’Ircss Neurolesi si stanno svuotando i reparti, vedremo nei prossimi giorni - conclude De Luca - quali saranno i risultati dei tamponi effettuati su tutti i pazienti e il personale sanitario».

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