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Coprifuoco a Messina per il Coronavirus, De Luca chiude tutti i negozi

A Messina chiusura dei negozi con efficacia dal 13 marzo alle 21 sino al 3 aprile. È il contenuto dell'ordinanza del sindaco di Messina Cateno De Luca che già questa mattina aveva annunciato un provvedimento con cui vieta a tutti di uscire dalle proprie abitazioni. "Sarà prevista - dice - la chiusura di tutte le attività, pubbliche e private, sino al 3 aprile. Resteranno aperte solo le attività per l'approvvigionamento dei generi di prima necessità. Ci sarà un piano per il controllo del territorio. La situazione necessita di prese di posizione decise, per qualcuno impopolari. Chi vuole è libero di impugnarle prendendosi le consequenziali responsabilità".

"Disposto il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e uscita dal territorio del Comune di Messina, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze o necessità o spostamenti per motivi di salute, consentito il rientro presso il proprio domicilio o residenza", ha detto De Luca leggendo l'ordinanza.

"Sospensione degli studi e degli ambulatori medici ed estetici tranne per i medici di famiglia e fatte salve le esigenze dichiarate dal titolare dell'attività sotto la sua responsabilità", ha detto l'assessore Dafne Musolino. "Sospensione di tutte le attività che esercitano imprese operanti in qualunque settore tranne di pronto intervento", ha aggiunto.

"Al punto 11 si ordina ai gestori di supermercati e generi alimentari, farmacie e parafarmacie - ha letto Musolino - di assicurare le condizioni di distanza con sanzione delle sospensione dell'attività  in caso di violazione".

"Ad Amam si ordina di procedere alla rimozione temporanea dei sistemi di riduzione e non interruzione sulle portate idriche delle utenze morose, con un ordine di priorità", ha detto De Luca.

"Ci sono tanti imprenditori che hanno detto di fare donazioni importanti e questo mi emoziona. Lancio un appello: nelle prossime ore vedremo la modalità per sostenere un momento difficile. Sono state tante le segnalazioni, domani ne daremo prontezza. Chi vuol dare un contributo in questo momento di emergenza puo' farlo in una corsa alla solidarieta'", ha detto De Luca.

"Noi per i servizi essenziali, lo sottolineo, ne prevediamo la garanzia, tutto cio' che rientra in questo ambito, in questo momento si chiederà una riduzione del personale, una rimodulazione del servizio e una sospensione del ricevimento del pubblico.  A tutte le partecipate chiediamo di trasmetterci entro le ore 18 del 13 marzo il piano attuativo di questa ordinanza", ha sottolineato il sindaco.

"Bisogna ordinare e lo abbiamo fatto nel rispetto della finalità del decreto. Si invita a non circolare perché la trasmissione del virus si fa attraverso la circolazione delle persone. Io quindi ordino e vieto la circolazione delle persone", ha sottolineato De Luca.

"Viene ridotta la mobilità delle persone. Per il trasporto pubblico non ci saranno piu' le stesse corse ma c'e' una garanzia minima delle essenziali. Atm fara' il proprio piano attuativo. Corse limitate ma garantite", ha aggiunto.

"Il senso è lasciare aperte le attivita' che garantiscano la fornitura di beni primari. Ci prendiamo 48 ore per vedere se ci sono lacune o modifiche da dover fare", ha detto il primo cittadino.  "Ho compreso e condiviso e deciso di mettere l'ordinanza,perché mi auguro che dopo 48 ore si comprenda che siamo in emergenza e ci si deve autodisciplinare da subito. L'ordinanza è già definita, un provvedimento complesso e i destinatari dovranno organizzarsi".

"Meglio un intervento radicale, ben preciso, e non lasciarci all'oblio di una situazione che rischia di andare oltre i termini già stabiliti al nord. Il mio timore è che il 3 aprile, al centro nord, cessa il problema e noi siamo invece in piena emergenza, perchè noi non abbiamo le strutture che hanno loro", ha detto.

"Mi auguro che il premier Conte fermi l'Italia. Se lo farà saro' il primo a ringraziarlo", la chiusura di De Luca.

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