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Addio a Giovanni Morgante, una vita per la Gazzetta del Sud

Prima amministratore delegato, poi presidente della Ses, Giovanni Morgante, scomparso oggi all'età di 89 anni, è stato l'anima della Gazzetta del Sud, di cui è stato giornalista e presidente. Assunto come stenografo il 12 aprile 1952, stesso giorno della nascita della Gazzetta del Sud, promosso cronista giudiziario nel 1956, seguì importanti processi tra i quali quello al parigino Roger Izoard, accusato di avere ucciso a Taormina la propria amante per riscuotere l'assicurazione, e quello ai frati di Mazzarino, imputati di estorsione in concorso con malviventi che taglieggiavano i possidenti della zona.

Giornalista professionista dall'aprile 1960, fu nominato nel 1968 caposervizio, con funzioni di segretario di redazione e qualche anno dopo caporedattore.

In un arbitrato promosso dalla S.E.S., nel marzo 1985, contro la "Società Pubblicità Editoriale", l'esito fu positivo grazie a una memoria da lui prodotta dopo un minuzioso lavoro di ricerca. L'onorevole Uberto Bonino, fondatore ed editore della Società Editrice Siciliana, che già aveva avuto modo di apprezzarlo, gli rimase particolarmente grato e lo chiamò a far parte, il 30 marzo, del Consiglio della Fondazione e il 13 aprile successivo in quello della S.E.S.

Il 9 luglio 1988 il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi dopo la scomparsa dell'onorevole Bonino, chiamò alla presidenza della Gazzetta l'avvocato Giuseppe Gentile e nominò Morgante amministratore delegato (diventerà presidente nel 1991).

Fu anche presidente della Gazzetta del Sud Calabria e della Radio Televisione Peloritana e per diversi anni consigliere dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dell'Agenzia Ansa e presidente dell'Associazione Industriali di Messina. Per diversi anni, ha scritto anche per il Corriere della Sera.

Sin da giovane e fino a età avanzata praticò con successo l'attività sportiva, dall'atletica leggera a quella pesante (attrezzistica, sollevamento pesi e lotta greco romana).

Numerosi i premi e i riconoscimenti ricevuti. Vanno in particolare ricordati quello dell'Associazione culturale Calabresi nel mondo, con sede a Roma, assegnato "con ammirazione, affetto, stima e gratitudine" e quello Loggia dei Mercanti al merito del progresso economico "per avere contribuito, come giornalista e successivamente come amministratore della S.E.S a sviluppare le tematiche fondamentali della realtà economico sociale messinese, raccogliendo nel tempo ampi e costanti consensi per la infaticabile attività culturale e per l'impronta imprenditoriale che ha saputo conferire nella gestione della Società editrice Gazzetta del Sud".

Egli è stato testimone e protagonista, con costante coraggio e obbiettività, dei principali fatti del territorio, rappresentando una voce al servizio di un'informazione veritiera. La sua passione e il suo talento sono qualità che onorano il giornalismo e la cultura del nostro paese.

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