Nella classifica europea delle città di porto più inquinate dalle emissioni delle navi da crociera, Messina si colloca al trentaseiesimo posto. È un dato preoccupante anche se non come quello di Venezia (terza in graduatoria, immediatamente dietro Barcelona e Palma di Maiorca), o di Civitavecchia (quarta), di Napoli (12°), Genova (13°), La Spezia (18°) e Savona (20°).
Il report di Transport&Environment, presentato nei giorni scorsi e pubblicato sulla Gazzetta del Sud in edicola, ha disegnato un quadro fosco con cifre spaventose: 62mila tonnellate di ossidi di zolfo, 155 mila tonnellate di ossidi di azoto, 10 mila tonnellate di polveri sottili e più di 10 tonnellate di Co2 sparse nell'aria delle città che accolgono i “grattacieli del mare”. Sostanze nocive che, secondo lo studio redatto dall'associazione, sono state rilasciate «da 203 navi da crociera mentre si spostavano per i mari europei nel 2017, emettendo circa 20 volte più ossidi di zolfo (SOx) dei 260 milioni di automobili circolanti nell'Ue».
E le compagnie che emetterebbero la maggiore quantità di inquinanti sarebbero «Costa Crociere e Msc Crociere». L'Italia sarebbe, assieme alla Spagna, il Paese europeo più colpito dalle emissioni delle grandi navi.
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