Hanno scelto la strada del silenzio i tre funzionari delle Poste coinvolti nell'inchiesta della polizia sulla corrispondenza non recapitata e fatta sparire per ottenere in tempi più veloci la corresponsione dei premi di produzione.
Nel corso degli interrogatori di garanzia di fronte al gip Monica Marino, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere l'ex direttrice del Centro di smistamento di via Olimpia Angela Cingari e i capisquadra Giuseppe Scarcella e Alfio Chiarenza, sospesi dal servizio per la durata di quattro mesi insieme al portalettere Marco Ciraolo.
A proposito della posizione di Chiarenza, i suoi difensori, gli avvocati Fabio Marchetta e Raffaello Scelsi, in una nota sottolineano che il loro assistito "si proclama assolutamente estraneo alle contestazioni mossegli".
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