Da domani - 21 marzo, primo giorno di primavera - navigare nello specchio d'acqua di Capo Milazzo non sarà più come prima. Entra infatti in vigore il decreto che ha riconosciuto quella porzione di mare “Area marina protetta”, sottoposta dunque a precisi vincoli e soprattutto divieti.
Ieri mattina nel corso di una riunione tenutasi a Palazzo dell'Aquila, il sindaco Formica, assieme all'esperto Giovanni Mangano, ha affrontato assieme al comandante della Capitaneria di porto Francesco Terranova e agli altri ufficiali, le prime questioni pratiche che scaturiranno da questo riconoscimento.
Al primo punto ovviamente la delimitazione delle aree che sono state già individuate nella perimetrazione approvata dall'Ispra e inserita nel decreto. E conseguentemente la fase di sorveglianza che sarà effettuata dalla Capitaneria. Una attività in questa fase complessa, proprio sino a quando non avverrà la delimitazione , che prevede anche una informazione ai diportisti e ai pescatori che continueranno a raggiungere quello specchio d'acqua ignorando che le cose sono cambiate.
Ecco come è ripartita l'area: la zona A che si estende da “Palombaro” a “Punta Messinese” e prevede esclusivamente attività di ricerche scientifiche e visite subacquee guidate (pesca non consentita); la zona B, che comprende la Secca Levante e la Baia di Sant'Antonio privilegia i pescatori professionisti e sportivi, una zona Bs, in prossimità di “Gamba di donna”, che comprende anche la Secca di Ponente e prevede dei vincoli; la zona C, da Punta Cirucco a “Testa dell'impiccato” che è area di riserva ma è accessibile a tutti.
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