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Truffe all'Inps di Messina, altri 68 sotto inchiesta

L’indennità di accompagnamento si otteneva "con modalità truffaldine"

E sono 94. La Procura di Messina conclude la nuova tranche delle indagini preliminari sulle presunte truffe ai danni dell’Inps e mette sotto inchiesta altre 68 persone.

Si tratta degli intestatari delle pratiche con cui sarebbe stato raggirato l’Istituto nazionale di previdenza sociale, attraverso i servigi di 26 tra medici, avvocati, consulenti tecnici e gestori di patronati già destinatari di avviso di garanzia nei giorni scorsi.

Adesso, compaiono nel fascicolo gestito dal sostituto procuratore Rosanna Casabona quelli che in quasi tutti i 119 capi d’imputazione sono definiti «privati determinatori», ossia coloro a cui erano intestate le pratiche da presentare all’Inps.

I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2009 e il 2014, ma «dimostreremo nel processo la regolarità della procedura», sottolinea l’avvocato Andrea Florio, difensore di uno degli indagati insieme al collega Giuseppe Bevacqua.

Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.

 

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