Lo spaventoso e terribile impatto verificatosi sulla corsia lato mare dell’autostrada A18 Messina-Catania, all’altezza della contrada “Siberia” di Itala Marina, e che ha fatto registrare il drammatico e tragico bilancio di tre vittime e sei feriti, è avvenuto in una località tristemente nota per essere stata teatro di altri gravi scontri stradali, alcuni dei quali molto gravi.
In passato infatti in questo tratto di autostrada, che si sviluppa subito dopo la galleria di contrada “Noritteddu,” si sono verificati altri incidenti stradali.
L’ultimo in ordine di tempo si è registrato alcuni mesi addietro quando un Tir, che nottetempo procedeva in direzione di Messina, per evitare di scontrarsi con un altro autoarticolato fermo in mezzo alla carreggiata, ha sbandato paurosamente sulla destra della sede stradale e dopo aver divelto un lungo tratto di guard-rail, ha finito la sua corsa in una vicina radura, che sovrasta un precipizio, dove è rimasto a lungo pericolosamente in bilico, incastrato nella fitta vegetazione.
In quell’occasione i soccorritori che sono intervenuti sul posto, che avevano temuto il peggio, sono fortunatamente riusciti, dopo un estenuante lavoro durato ore, ad estrarre dalle lamiere contorte i due malcapitati autisti catanesi che avevano riportato gravi ferite.
Sempre nella stessa zona, alcuni anni addietro invece ha trovato tragica fine un impresario svizzero, il quale venuto in Sicilia per motivi di lavoro, mentre percorreva a bordo di un suv la corsia autostradale ed era diretto a Messina, per cause allora rimaste imprecisate, ha urtato violentemente il guard-rail, sfondandolo, ed è precipitato con la sua auto nella sottostante scarpata. Dopo un volo di oltre 30 metri il pesante mezzo si è schiantato sulla carreggiata della Statale 114, e per lo sfortunato impresario non c’è stato nulla da fare.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia