Cosa lascia il concerto di Vasco Rossi a Messina? Innanzitutto un carico di emozioni uniche che non solo i fan ma anche la città non viveva da tempo. “Finalmente di nuovo insieme” ha detto il rocker emiliano, uno stato d'animo condiviso da tutti. Il grande evento conferma l'appeal del mito vivente della musica italiana, amato di generazione in generazione. E lo straordinario stato di forma artistico e personale, nei testi e nel palco. Poche chiacchiere e tanta musica. Le parole giuste al momento giusto, le coreografie meravigliose e un impianto strutturale capace di trascinare nonostante le incognite del vento spirato forte sul "San Filippo".
Rivedere il “Franco Scoglio” così gremito è stato spettacolare, la grande massa delle oltre 40mila persone che si è mossa prima e dopo il concerto, senza particolari intoppi logistici se non quelli canonici per una kermesse di tale portata, specie alla fine per l'uscita contemporanea dall'impianto. Tutte le strutture piene, nel capoluogo e molte anche in provincia, così anche tanti ritrovi gastronomici. La magia è tornata sullo Stretto, un punto di forza e d'attrazione da difendere e rilanciare. Magari anche riproponendo e riconvertendo il "PalaRescifina" per eventi di portata più limitata, strappando qualcosa al PalaCatania o ad altri contesti che hanno a loro volto raccolto l'eredità di Acireale. Volere è potere, anche perché tutte le parti in causa (privati, Comune, forze dell'ordine e indotto) hanno lavorato in sinergia e alla grande per fare in modo che tutto funzionasse al meglio. Lasciando agli spettatori il solo gusto di godersi lo spettacolo.
In tal senso, fa scappare quasi il sorriso il pensiero che tutto questo poteva anche essere perso senza l'insistenza di chi lo ha reso possibile e il supporto di chi ha capito l'importanza di momenti come questi in un territorio che, spesso negli anni, ha smarrito risorse e potenziale. Così adesso ha un bisogno matto di riconquistare spazi, d'appartenenza e aggregazione, come la musica o come lo sport. Fortunatamente sembrano lontano anni luce le tesi politiche insistenti secondo le cui, appuntamenti di questo tipo non portavano alcun beneficio a Palazzo Zanca ma solo impegni economici e arricchimento per terzi. Mentre si prometteva altro, ma non si è mai capito cosa fosse. E così l'illuminato dietrofront. Inutile rivangare troppo ciò che è stato e non è più, l'auspicio è che con la conferma dell'assessore Francesco Gallo, tra l'altro da ieri vice sindaco della città, specialista nell'universo dell'intrattenimento, si possa spingere sempre più in nella direzione giusta. E il prossimo anno già in programma Tiziano Ferro e Marco Mengoni. Messina ha dimostrato che quando vuole c'è, sa essere preparata oltre che magica. Centro, non solo tappa di passaggio.
Tantissimi i video inviatici dai fan di Vasco Rossi: ne abbiamo selezionati alcuni.
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