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"Io conto su di me", a scuola di autonomia con i "Super Five" dell'istituto Bisazza di Messina

Anna, Benny, Giampaolo, Giovanni e Nethmi. Loro, sono i "Super Five". Cinque ragazzi dell'istituto "Bisazza" protagonisti del progetto "Io conto su di me" che , quotidianamente, assieme ai loro genitori, incontrano una miriade di ostacoli anche per fare le cose più semplici, come attraversare la strada o andare dal fruttivendolo.

"La conquista dell'indipendenza è un percorso vitale per l'individuo: inizia dalla nascita ed è segnata da separazioni, da scelte, da abilità a poco a poco conquistate grazie ad adulti che sanno presentare senza agire al posto del bambino, che lo mettono in grado di capire come si fa, senza negargli il diritto di sbagliare, ma di provare e provare ancora…". Partendo da questa frase di Maria Montessori e dalla convinzione che l'autonomia non si improvvisa, ma si costruisce per gradi passo dopo passo, un team di professori di sostegno del "Bisazza" ha deciso di organizzare una volta a settimana un'uscita da scuola per farli esercitare all'autonomia.

I tour partono dai quartieri dove risiedono i "Superfive", proprio per iniziare abituarli a muoversi autonomamente dalla propria casa ad altre zone della città. Durante una di queste avventure abbiamo conosciuto il grande Giampaolo, capitan Giovanni e la dolcissima Benny e con loro siamo andati dal viale San Martino alla zona Falcata.

A piazza Cairoli il nostro magnifico trio ha iniziato il suo viaggio, cominciando con un piccolo diario di bordo: prima hanno cercato una penna, hanno scritto data e luogo dell'avventura, hanno fatto un piccolo ripasso di tutto quello che hanno imparato nelle "puntate" precedenti e poi pronti via... A scoprire cosa li circonda: la fontana che zampilla, l'edicola, una vecchia cabina telefonica.

Sulla strada Giampaolo che guida la carrozzina di capitan Giovanni incontra non poche barriere, ma c'è Benny che pensa anche a stoppare le macchine per farli passare, facendosi perdonare tutte le volte che, in preda allo shopping compulsivo, li "rallenta" per entrare in ogni negozio.

Ma finalmente si arriva all'obiettivo, i ragazzi sono soddisfatti dello shopping e, anche se stanchi, proseguono il viaggio che li porterà verso la seconda agognata meta: la merenda. Così si va tutti in marcia verso la Zona Falcata, ma prima il dovere e poi il piacere e quindi aiutano i camerieri a sistemare le sedie per accomodarsi e poi si occupano anche di chiedere il menù.

Il primo a essere servito è capitan Giovanni che ha imparato a gustare quasi da solo il suo amato succo. La merenda più gettonata è la granita e se quella di Benny arriva puntuale a Giampaolo viene portata solo la brioche: ma è un imprevisto perfetto, a cui lui è pronto a rimediare.

A pancia piena si ragiona meglio, anzi si dipinge meglio e, ispirati dallo splendido panorama dello Stretto i ragazzi iniziano a colorare la loro tela. Giampaolo sceglie come soggetto il mare, Benny l'arcobaleno e Giovanni si esercita a mescolare tutti i colori di una giornata formidabile.

C'è un appello, però, che il team del Bisazza, composto dai docenti di sostegno Domenica Altobelli, Alessandro Calzavara, Gabriella De Salvo, Enrico Giorgio, Valentina Malvagni, Concetta Vetró, dalle assistenti alla comunicazione Tiziana Ballariano, Laura Caponero, Chiara Salamone, Valentina Scandurra e dall'assistente igienico-sanitaria Klaudia Paplekaj lancia alla città.

Perché la libertà di questi ragazzi dipende anche da noi: hanno trovato massima disponibilità da parte dei commercianti che li hanno accolti a braccia aperte in tutti i percorsi che hanno fatto, ma camminare per le strade di Messina è sempre davvero difficile, per gli ostacoli, le buche, le macchine parcheggiate sugli scivoli.

Tutto questo impedisce a un genitore, da solo, di poter portare il figlio fuori casa, di abituarlo a fare piccole, grandi "passeggiate" verso l'autonomia. E ne hanno tutto il diritto.

 

 

 

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