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Messina, ecco chi sono i ricchi e i poveri del mattone

Chi sono i ricchi e i poveri del mattone? Chi compra? Chi vende? Quali sono le zone più ricercate e le abitazioni più ambite? A due anni dalla pandemia com'è cambiato il mercato immobiliare messinese? E che differenze ci sono con quello siciliano?

Basta fare due passi sul viale San Martino per capire che qualcosa, dopo il covid, è cambiato. Se prima, sotto il profilo immobiliare, a caratterizzare il centro città c'erano soprattutto i cartelli "affittasi" affissi sui locali commerciali (e, in parte, è ancora così) adesso quasi ad ogni portone campeggiano anche annunci di vendita di appartamenti.

"Non si tratta, però, di immobili di qualità" spiega Vincenzo Barca, titolare della Grimaldi Immobiliare che, proprio sul viale San Martino, ha il suo quartier generale - non sono appartamenti di pregio, molti sono primi piani rialzati, poco illuminati o interni, in molti casi necessitano di grandi ristrutturazioni".

Ma perchè anche chi ha un immobile in centro decide di venderlo? A spiegarlo sono anche i consulenti di Tecnocasa con il responsabile dell'area di Messina e provincia Sergio Squillacioti. "Oggi molti vendono anche perchè il covid ha fatto cambiare le esigenze abitative dei messinesi. Se prima non era una priorità avere spazi all'aperto oggi è diventato quasi il requisito per un acquisto. Molti, tra l'altro, ricevono abitazioni in eredità che rimangono vuote, su cui pesano comunque tasse e costi di manutenzione. E poi la maggior parte dei messinesi vende soprattutto perchè ha bisogno di liquidità".

I numeri

Il 66,1% delle compravendite ha riguardato l’abitazione principale, il 25,0% gli acquisti per investimento e nell’8,9% dei casi si è trattato di acquisti di case vacanza. Per quanto riguarda i proprietari nel 50,9% dei casi hanno venduto per reperire liquidità, nel 32,7% dei casi per migliorare la qualità abitativa e nel 16,4% dei casi per trasferirsi in un altro quartiere oppure in un’altra città. Rispetto al 2021 in città si registra un aumento della percentuale di acquisti per investimento, che passa dal 13,4% al 25%. Aumenta inoltre la quota di chi vende per reperire liquidità. Anche nel 2021 i trilocali e quattro locali erano le tipologie più compravendute a Messina. La tipologia più compravenduta a Messina è il trilocale con il 35,8% delle scelte, seguito dai quattro locali che compongono il 27,6% degli acquisti.

Chi compra e chi vende

A comprare sono soprattutto lavoratori dipendenti (44,6%), seguiti da pensionati (21,4%), professionisti (17,9%) e imprenditori (7,1%). I venditori sono principalmente lavoratori dipendenti (40%), pensionati e professioni (21,8% a parimerito). I lavoratori dipendenti, anche nel 2021, componevano la quota principale sia per quanto riguarda gli acquirenti sia per quel che concerne i venditori.

Nel 2022 si registra un aumento della percentuale di acquirenti pensionati, mentre sul fronte dei venditori non si evidenziano scostamenti di rilievo rispetto all’anno precedente. A comprare sono soprattutto famiglie che si attestano al 58,9%, mentre i single si fermano al 41,1% (quota comunque in crescita rispetto al 2021 quando arrivavano solo al 28,3%).

Anche a vendere sono principalmente famiglie (74,5%), mentre i venditori single sono il 25,5% del totale. Nel 2022 il 50% degli acquirenti a Messina ha meno di 45 anni, mentre la maggior parte dei venditori ha un’età superiore a 65 anni (41,1%). Il 65,7% delle compravendite ha riguardato l’abitazione principale, il 27,1% gli acquisti per investimento (in aumento del 2% rispetto a un anno fa) e nel 7,2% dei casi si è trattato di acquisti di case vacanza (+1,2% rispetto al 2021). Per quanto riguarda i proprietari nel 50,7% dei casi hanno venduto per reperire liquidità, nel 35,8% dei casi per migliorare la qualità abitativa e nel 13,4% dei casi per trasferirsi in un altro quartiere oppure in un’altra città.

La casa più ambita? Un trilocale a Sant'Agata

Spazi all'aperto, una stanza in più per realizzare magari un'area dove poter lavorare, dopo l'esperienza smart working. E soprattutto una sola abitazione capace di coniugare la necessità di avere a portata di mano i servizi principali (supermercati, botteghe, collegamenti viari) e la voglia di mare. Se prima un trend tutto messinese era quello della "seconda casa", adesso non è più così, conferma Vincenzo Barca. E per questo si cerca di abitare in una zona servita e a due passi dalla spiaggia. "La più richiesta - ci spiega Salvo Denaro, responsabile dell'area Centro Nord di Tecnocasa - è soprattutto la zona di Sant'Agata".

Dove si investe di più a Messina

Un trend abbastanza rilevante riguarda gli acquisti per investimento che a Messina sono in aument. Ma chi investe, dove investe e perchè investe?. "A smuovere le acque - spiega ancora Denaro - è soprattutto il mercato degli affitti agli studenti: si investe infatti per affittare soprattutto a chi frequenta l'Università nella zona nord di Messina, tra Annunziata e, soprattutto, Papardo. Nell'ultimo anno - continua - abbiamo infatti registrato un'impennata degli acquisti per convertire gli appartamenti e metterli a rendita affittando a studenti".

Chi compra e chi vende in Sicilia

In Sicilia il 67% degli acquirenti sono coppie e famiglie, mentre nel 33% dei casi si tratta di single ( nel 2021 erano al 26,7%). Prevalgono gli acquirenti di età compresa tra 18 e 34 anni che rappresentano il 26,4% del totale e crescono del 2,6% rispetto a un anno fa grazie agli incentivi per gli under 36. La tipologia più compravenduta in Sicilia è il trilocale con il 32,3% delle scelte, seguito dai quattro locali che compongono il 27,8% degli acquisti. È Catania la città dove l’età media degli acquirenti è più bassa, con il 61,5% delle compravendite realizzate da persone con un’età compresa tra 18 e 44 anni. Agrigento e Messina sono le città con la più alta percentuale di acquisto da parte di single (52,6% e 41,1%).

In Sicilia aumenta il numero di acquisti per investimento

L’analisi dei capoluoghi siciliani evidenzia come sia Trapani la città con il più alto tasso di acquisti per investimento (36,4%), seguita da Palermo (30,4%) e da Messina (25,0%). Rispetto al 2021 si registra un aumento della percentuale di acquisti per investimento a Palermo, Messina e Trapani. Nel 2022 in Sicilia il 27,2% delle compravendite è stato concluso da investitori, mentre abitazione principale e case vacanza compongono rispettivamente il 65,7% e il 7,2% sul totale delle transazioni. Negli ultimi anni il tasso di acquisti per investimento in regione è aumentato, nel 2021 ad esempio la percentuale si fermava al 25% mentre attualmente si arriva al 27,2%.

Analizzando le caratteristiche e le scelte di chi ha investito in Sicilia si registra che la fascia di età più attiva su questo segmento di mercato è quella compresa tra 45 e 54 anni (28,5%) e nel 70,5% dei casi si tratta di famiglie. La tipologia più acquistata per investimento è il trilocale con il 38,1% delle scelte, seguito dai bilocali con il 25,5% delle preferenze. In Sicilia l’84,5% di chi acquista per investimento lo fa in contanti, mentre solo il 15,5% delle compravendite avviene grazie all’ausilio di un mutuo bancario.

Rispetto agli ultimi anni non si registrano particolari tendenze per quanto riguarda gli acquisti per investimento: la fascia di età più attiva sul mercato si conferma quella compresa tra 45 e 54 anni e la tipologia più acquistata rimane il trilocale. Da segnalare rispetto al 2021 un netto calo della percentuale di investitori che comprano utilizzando il credito bancario, si passa infatti dal 21% all’attuale 15,5%, tendenza determinata anche dall’aumento dei tassi di interesse sui mutui.

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