A Messina, in occasione dell'esercitazione nazionale "Sisma Stretto 2022" anche il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio che ha dichiarato: «Sono test che servono per testare le criticità soprattutto nelle zone impervie, il tema che sta emergendo con forza è la fragilità delle infrastrutture per raggiungere determinati luoghi, soprattutto in Sicilia. Le criticità e i fenomeni metereologici stanno modificando la portata degli eventi climatici, anche per questo vanno modificate alcune prassi sia da parte delle istituzioni che dei cittadini, che devono essere pronti e preparati davanti al rischio».
«Fino a qualche mese fa parlavamo di siccità e mi dispiace che non se ne parli più perchè le problematiche collegate con la siccità esistono ancora, sta continuando a piovere molto poco e la quantità di acqua che arriva spesso è concentrata: ieri abbiano avuto situazioni non semplicissime in diverse parti del nostro Paese». Cosi Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile nazionale, a Messina per l’esercitazione Sisma dello Stretto 2022. «Bisogna prendere atto - ha proseguito - che c'è una fenomenologia legata al cambiamento climatico che sta modificando gli eventi, prendere atto di questo significa che le filiere istituzionali devono modificare le proprie procedure: in questo caso parliamo di sisma ma riguarda anche gli altri tipi di rischi. I cittadini devono prendere atto che sono soggetti con più frequenza ad eventi improvvisi».
Alla prima esercitazione nazionale di protezione civile dopo l’emergenza Covid, Curcio conferma lo spirito di collaborazione: «Vedo grande sinergia: in alcuni casi qualche elemento ha avuto più possibilità di esercitarsi nella realtà, per esempio la sanità, in altri casi le procedure devono essere un po' riviste ma il sistema è molto vitale. C'è necessità di seguirlo e vederlo insieme e il debriefing che faremo da domani servirà a focalizzare le criticità sul territorio ma anche a livello nazionale».
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