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Ad un anno dalla morte di Milena, la sua casa di Zafferia a Messina diventa una “galleria della memoria”

La mamma della sfortunata ragazza deceduta in un incidente stradale sulla litoranea nord il 12 giugno del 2020 ha allestito una sorta di luogo dei ricordi al pian terreno dell’abitazione di famiglia. Le sue moto, i caschi, le foto, i gadget e le foto riconducibili alla sua grande passione per il mondo delle due ruote. Passione che era anche divenuta ragione di vita

Quella mattina di un anno fa Milena Visalli, 34 anni, era in sella ad una moto che stava trasferendo da una sede all’altra della concessionaria per la quale lavorava quando si è scontrata con una Fiat Seicento condotta da una 69enne. La giustizia, intanto, sta facendo il suo corso, il Gip Tiziana Leanza ha fissato l’udienza preliminare del processo che vede coinvolta l’automobilista accusata del reato di omicidio stradale.

Dovrà comparire il 12 luglio prossimo dopo che il pm Anita Siliotti aveva chiesto il rinvio a giudizio. Accusa che ha formulato il capo d'imputazione dopo gli accertamenti della polizia municipale sul luogo della tragedia, in virtù dei quali l’automobilista, “dalla posizione di sosta adiacente il marciapiede lato monte della via Consolare Pompea, in prossimità del civico n. 1115, si immetteva nel flusso di circolazione e, nonostante la presenza sul suo percorso di doppia striscia longitudinale continua, effettuava manovra di svolta a sinistra invertendo il proprio senso di marcia, non assicurandosi di non creare pericolo e/o intralcio per gli altri utenti della strada, spostandosi verso il margine lato mare della carreggiata per completare la propria manovra di svolta a sinistra e proseguire in direzione sud-nord”.

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