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Perez, attaccante del Messina: "Non dipende più solo da noi? Io credo di si"

«Dobbiamo guardare la nostra strada, iniziando col vincere contro la Juve Stabia e poi fare lo stesso a Taranto, vedremo a quel punto come finirà il campionato»: Leandro Perez ha le idee chiare verso il rush finale salvezza, che vede coinvolto pienamente il Messina.

Motivazioni e “incastri”.

L’attaccante racconta l’umore dello spogliatoio in questo inizio di settimana che porterà alla penultima giornata di campionato, in programma domenica al “Franco Scoglio”: «Non dipende più solo da noi? Invece io credo di sì. O perlomeno ribadisco che noi dobbiamo pensare solo a fare il nostro, a cominciare dalla prossima partita. Siamo fiduciosi e motivati, lo siamo perché abbiamo la consapevolezza del cammino importante fatto fin qui, per cui è inutile essere tristi o rammaricati per il qualcosa in più che sicuramente poteva essere fatto. Dobbiamo anche ricordarci da dove siamo partiti. Le motivazioni non mancano, abbiamo l’obbligo di concludere nel migliore dei modi questo percorso, poi per quanto riguarda gli “incastri” degli altri campi, secondo me qualche risultato eventualmente potrebbe anche aiutarci perché non vinceranno tutte. Ma ripeto, dobbiamo ragionarci in seconda battuta, prima di tutto serve dare tutto e ottenere i tre punti».

Rincorsa e fasi.

Niente amaro in bocca per il pari di Picerno che ha interrotto la serie negativa di due sconfitte di fila: «Per me è un ottimo punto, è stata una partita combattuta su un campo difficile. Certo avremmo potuto fare di più sfruttando meglio qualche ripartenza».

Un piccolo passo, anche se nelle ultime tre gare il rallentamento in termini di risultati è stato evidente. Che spiegazione ci si è dati nel gruppo? Calo fisico, troppe assenze, contraccolpi del lungo inseguimento? «Parlo per quella che è la mia esperienza anche in altri contesti, sono fasi che fanno parte di un percorso. È capitato ora, poteva accadere anche prima. Chiaro che visto quanto di buono fatto nel 2023 magari ci si aspettava qualcosa in più da noi, ma ricordiamoci che siamo partiti con 11 punti a gennaio, si parlava solo di speranza playout, mentre ora siamo ancora in corsa per la salvezza diretta. Non dobbiamo ragionare troppo, solo dare il massimo e provarci. Se poi saranno playout, ce li andremo a giocare ma con lo stato d’animo di chi non ha da rimproverarsi nulla».

Gol e priorità.

In biancoscudato non è ancora arrivato il primo gol, ma Perez viene molto apprezzato per il suo lavoro “sporco” a servizio dei compagni e della squadra: «Quando e se arriverà la rete, spero solo valga tre punti o comunque servi al Messina. Altrimenti mi interessa poco o nulla, altrimenti preferirei un assist o una corsa in più che ci porti alla vittoria. Conta l’obiettivo comune, non quello individuale».

La spinta della piazza. Domenica sarà decisiva, in un senso (per mantenere vive le speranze di salvezza diretta) o in un altro. Si attende la risposta della piazza: «I tifosi ci seguono sempre, anche in trasferta sono numerosi e si fanno sentire. Ovviamente questa sarà un partita diversa, ci auguriamo che per la volata la piazza ci sostenga e ci dia una mano, con una cornice di pubblico che Messina è in grado senza dubbio di offrire».

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