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Acr Messina-Licata: il muro gialloblù, i rimpianti giallorossi - LE FOTO

L'Acr Messina ci ha provato ma non ci è riuscito ad abbattere il muro issato dal Licata di Campanella. Le emozioni nel turno infrasettimanale non sono mancate, ma ora è già tempo di mettere tutto da parte e ripartire. Nel dopo gara non si è fasciato la testa Raffaele Novelli, che in effetti dalla prima giornata ha ripetuto senza sosta quanto questo campionato sarà equilibrato sino alla fine, dunque anche un punticino può risultare decisivo. Equilibrio fondamentale per restare a lungo in alto, necessario sia nei risultati positivi che in quelli negativi. «Siamo partiti bene, abbiamo creato qualche occasione importante, ma abbiamo anche rischiato in ripartenza ed è normale se cerchiamo di fare la partita – ha evidenziato il trainer dell’Acr –. Il Licata ha lasciato solo un uomo davanti, uno in mezzo alle linee e pensavano a ripartire. Queste sono le partite della maturità e spesso si perdono».

Sull’atteggiamento degli avversari Novelli ha aggiunto: «Sicuramente, rispetto al Troina, il Licata è un avversario con caratteristiche diverse, si è messo pure a giocare a 5, mentre ha sempre giocato con il 4-3-3. Inoltre il campo era ancora pesante, ha piovuto tanto da domenica, quando abbiamo speso tanto, mentre loro hanno giocato in casa sul campo in sintetico». Cambi in corsa per provare a indirizzare la partita? «Non avevo pensato ad altre modifiche perché cambiando si perdono distanze e idee di gioco – ha aggiunto Novelli –. Abbiamo Manfrellotti che non ha 45-50 minuti nelle gambe, ma ci arriverà. Rifarei le stesse scelte. Aliperta aveva speso tanto domenica ed era stato ammonito, quindi per stanchezza non potevamo rischiare altro. Abbiamo ruotato tutti i giocatori, anche perché giocare a distanza di tre giorni non è facile. Ma sotto l'aspetto della partecipazione e volontà la squadra ha dato tanto».

Classifica? «Non guardo gli altri, oggi ho visto tanti aspetti positivi, anche se con qualche errore. Potevamo fare qualcosa di diverso in alcune occasioni, ma serviva maggiore freschezza».

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