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Messina, il premio “Dina e Clarenza” a chi si è distinto nella società

Ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche degli ultimi decenni attraverso il premio “Dina e Clarenza”, ideato dalla giornalista Italia Moroni Cicciò e istituito dall’Ammi di Messina, presieduto da Lilly Cuomo Cavallaro. Il riconoscimento è intitolato alle due leggendarie eroine messinesi, Dina e Clarenza, simbolo di coraggio e attaccamento alla città. La cerimonia, presentata dalla giornalista Gisella Cicciò, si è svolta nella sala convegni della Corte dei Mari, presente l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore. «A suggerirmi l’idea – ha detto Italia Moroni Cicciò – è stato il premio Marisa Bellisario, assegnato annualmente alle donne che si sono distinte nella professione e nella vita sociale». «La donna – ha detto Lilly Cavallaro – incarna mille donne, e quando una sola lotta… lotta per altre mille, mai per sé stessa». La segretaria nazionale dell’Ammi, Francesca De Domenico ha tratteggiato le figure di Dina e Clarenza, mentre la titolare della Corte dei Mari, Antonella Ruggeri, ha voluto riservare un “Posto occupato” alle vittime di femminicidio. Ad interpretare alcuni brani significativi è stato l’appassionato dicitore Gianni Di Giacomo, mentre gli intermezzi musicali sono stati affidati ai maestri Antero Arena (al violino) e Maria Assunta Munafò (al pianoforte). Il Premio Dina e Clarenza è stato consegnato dalla Calafiore e dalla Cavallaro alla prefetta Cosima Di Stani, che lo ha dedicato alle donne afghane e iraniane. Consegnate anche quattro menzioni: alla proretttrice Giovanna Spatari, alla prof. Rosa Gazzara Siciliano, alla consulente aziendale Cristina Rossitto e a Erica Milone, vicepresidente regionale Croce Rossa Italiana.

 

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