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Messina, la signora delle plumerie conquista i mercati esteri

Roberta, tenace e coraggiosa imprenditrice. Un’esplosione di profumi e di colori per la produzione di una pianta sacra in molti Paesi

Il suo progetto imprenditoriale è legato soprattutto ad una pianta esotica e dal profumo inebriante: la plumeria. E lei, Roberta De Leo, classe 1968, imprenditrice che sa coltivare il bello ha conquistato un suo spazio nel mondo portando testa e tenacia, portando con sé un bagaglio di tradizione che va avanti da generazioni. «La nostra azienda di produzione di piante verdi per interno e esterno, “Oro Verde”, nasce negli anni Sessanta – racconta Roberta –, i fondatori sono stati mio papà, mio fratello Massimiliano e mio zio. E oggi, accanto a me c'è anche mio figlio Gabriele, che non segue solo la produzione ma anche l'e-commerce. La tecnica dell' innesto che applichiamo anche alle plumerie è un lascito di nonno Felice».

Il progetto

E in riva allo Stretto, con occhi vivi e assai lungimiranti, l'imprenditrice sta portando avanti un progetto interessante che, oltre alla tradizionale coltivazione in serra delle kentie, ha puntato alla conquista del mercato internazionale grazie alla produzione di una pianta esotica carica di simbolismo e che accende allegria. «Da oltre 10 anni abbiamo iniziato la produzione di questa pianta dai fiori spettacolari, colorati e profumati. Una pianta singolare, considerata sacra in alcuni Paesi». Nello stivale è conosciuta la versione palermitana chiamata pomelia, dal colore bianco e rosa e la si può scorgere nei balconi siciliani. «La nostra plumeria – precisa De Leo – ha caratteristiche ben definite, si presenta come un alberello ramificato e compatto, fiorito, dalle foglie lunghe verde scuro. I più conoscono i fiori perché sono utilizzati nelle Hawaii per comporre le classiche ghirlande di benvenuto. E c'è da dire che è apprezzata soprattutto nel mercato estero: Germania, Francia, Olanda, Svezia, Turchia. Noi italiani siamo un po’ più restii rispetto alle novità, e solo negli ultimi anni la plumeria sta cominciando a prendere piede nel nostro Paese».

Il regno multicolore

E in effetti sembra un regno multicolore in cui è facile perdersi quello di Roberta che, con la sua squadra, produce circa un centinaio di varietà di plumerie, di cui una trentina sono destinate al mercato per la vendita all’ingrosso e le altre per la vendita a privati e collezionisti . E alcune di queste varietà sono molto rare e costose. Come vere opere d'arte: «Le mie predilette – continua – sono le divine , dal fiore rosa confetto che garantiscono una fioritura longeva e abbondante per tutta la stagione estiva . La “red Jack” colore rosso intenso, passionale e la “Star white” con i petali a punta colore bianco, dal profumo agrumato, veramente deliziosa. Tutte in verità sono bellissime, da scoprire nelle loro particolarità ed è difficile fare una selezione. E noi abbiamo una chicca perché abbiamo inventato una mini plumeria, che vive in un vaso piccolo , da poter essere posizionato dentro casa. Anche sul davanzale dietro la finestra. Ovviamente questa tipologia è più indicata per i Paesi del Nord Europa. Nei Paesi mediterranei questa pianta è meglio esporla al sole in balcone o in giardino. Le plumerie perdono le foglie in inverno, vanno in risposo vegetativo. In questo periodo la pianta non dev'essere innaffiata e può stare anche al buio. Con la primavera si riprende l’innaffiatura si posiziona alla luce e cosi inizia un nuovo ciclo vegetativo e di fioritura».

La qualità premia

E Roberta va avanti come un treno, in un mondo, quello del settore vivaistico, appannaggio per tanto tempo di soli uomini: « Personalmente ho vissuto anni di indifferenza e di poca considerazione da parte dei miei colleghi. Ma ora la situazione fortunatamente si sta evolvendo e vecchi pregiudizi non esistono quasi più. Sicuramente la serietà e la qualità del lavoro svolto in tutti questi anni dalla nostra azienda ormai è riconosciuta indipendentemente dalle categorie di genere». Alle ragazze e ai ragazzi consiglia di non demordere e di esplorare il mondo. Perché anche qui sta la chiave della crescita: «Ai giovani dico dii credere assolutamente nel loro sogno, con determinazione e di non arrendersi mai , anche quando si è derisi e tutto sembra remare contro».

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