Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il mercato immobiliare a Milano porta la firma del messinese Giuseppe Crupi

Prima l'esperienza in altre società poi l'iniziativa con altri due soci e il boom: oggi la sua società vanta 82 professionisti e un portafoglio immobili di 1,4 miliardi di euro. E alcuni dei progetti più importanti di Milan: "Princype", "The Central Tower", "Syre"

«La mia esperienza nel real estate nasce più di trent’anni fa a Messina, la mia città natale, per poi svilupparsi a Milano a partire da inizio anni ’90, focalizzandomi sempre più nel segmento delle nuove costruzioni residenziali». Volto sorridente, negli occhi la profondità di un’esperienza che mai potrebbe far rima con superficialità. La settimana scorsa tutti i quotidiani nazionali e quelli specializzati hanno rilanciato la notizia dell’accordo tra Intesa Sanpaolo Casa e la società milanese Abitare Co. In bella vista la presentazione e la foto di Giuseppe Crupi, Ceo della società lombarda Abitare Co. Cinquantanove anni, tra le figure più importanti del mercato immobiliare italiano, messinese doc. Grande risalto per un progetto comune e all’avanguardia, finalizzato alla commercializzazione e servizi di consulenza per lo sviluppo e valorizzazione di progetti immobiliari innovativi, contribuendo alla crescita di mercato con soluzioni sostenibili sul tutto il territorio nazionale. «Insieme abbiamo la possibilità di offrire un servizio integrato che nessuno possiede in Italia» sottolinea Giuseppe Crupi.

«Non più costruire e vendere case ma applicare uno spostamento dal prodotto e poi alle vendite verso una visione cliente centrica per soddisfare i bisogni dei clienti e far star bene le persone nella loro nuova casa. Oggi, infatti, non si pensa più a vendere ciò che si riesce a produrre, ma ci si impegna a produrre ciò che si può vendere. Bisogna utilizzare nozioni vecchie per un mondo nuovo».
È l’ennesimo traguardo di chi da Messina ha costruito una straordinaria realtà. Oggi Abitare Co., società con 25 anni di esperienza nel settore immobiliare, vanta un team composto da oltre 80 professionisti specializzati nel real estate ed un valore attuale del portafoglio immobili gestito di circa 1,4 miliardi di euro. Una realtà affermata e apprezzata sul mercato, grazie al modello innovativo sviluppato negli anni in grado di gestire tutte le fasi peculiari dello sviluppo immobiliare.

Gli inizi

«Ho lasciato la mia Messina a 23 anni – racconta Giuseppe – e non è stato affatto facile. Avevo cominciato a lavorare nel campo immobiliare al fianco di Italo Giacoppo ma la città mi stava stretta, il mercato era stagnante e il desiderio era quello di esplorare nuovi mercati e nuove avventure. Per questo il mio trasferimento a Milano. L’inizio è stato difficilissimo: non lo dimenticherò mai. Avevo preso in affitto un appartamento, ma poche ore prima di consegnarmelo il proprietario mi chiamò per dirmi che non era più disponibile. Rimasi praticamente in mezzo alla strada, andai a vivere a Venezia dalla mia compagna, che oggi è mia moglie. E ogni giorno mi alzavo prestissimo per raggiungere Milano. Cominciai a lavorare come agente immobiliare in una società, la Progea. Era il 1986 ed erano tempi davvero duri ed ero ambiziosissimo. Ho vissuto lì sei anni intensi, fino a diventare dirigente della società».
Poi nel 1992 tangentopoli scuote l’Italia e anche il mercato immobiliare. «Decisi di cambiare, dentro di me maturava l’idea di essere parte attiva del processo di sviluppo del prodotto da vendere – continua Crupi – Cominciai a lavorare in un’azienda di costruzioni e ci rimasi sino al 1997. Poi l’esperienza da imprenditore assieme ad altri due soci e amici, Donato Colombini e Giuseppe Consolini. In quell’anno nasce Abitare Co... e adesso siamo qui».

I progetti a Milano

Un traguardo dietro l’altro: fra i più recenti, a Milano, in Via Principe Eugenio, l’iniziativa denominata “Princype”, firmata dall’architetto di fama internazionale Marco Piva. In 18 mesi è stata conclusa la vendita dei 208 appartamenti, per un valore complessivo di circa 150 milioni di euro. E ancora la ristrutturazione di “The Central Tower”, con 60 appartamenti nel cuore di Milano, incastonato tra il Duomo e Piazza San Babila e attualmente Syre il nuovo complesso residenziale disegnato dall’archistar Marco Piva nel quartiere di San Siro, a Milano. Si tratta di un edificio composto da 8 piani fuori terra e di una torre di 22 piani d’altezza. I primi ad essere protagonisti del cambiamento del quartiere di San Siro dove sono previsti importanti lavori di rinnovo che riguarderanno lo stadio Meazza – la Cattedrale, progetto a cura dello studio di architettura Populous – e l’ex area del Trotto. C’è grande attesa anche per le nuove Terme di San Siro, il primo parco termale green d’Europa.
Testimoni e protagonisti di una radicale trasformazione dell’offerta residenziale che ha ribaltato il paradigma su cui si basava l’acquisto della casa. Un prodotto residenziale o corporate sensibile ai nuovi bisogni degli utilizzatori finali e contraddistinto da servizi e comfort sempre più vicini ai reali bisogni dell’utente. «Da diversi anni abbiamo introdotto il concept delle amenities per incrementare il senso di benessere percepito. Servizi come, conciergerie, aree relax o fitness, delivery room, aree gioco per bambini, servizi di baby e dog washing/drying station hanno elevato esponenzialmente il valore tangibile e intangibile dei nostri progetti immobiliari. L’inclusione di una parte di arredi fissi nell’acquisto della casa agevola fortemente tutta una serie di processi che il cliente deve affrontare se lasciato da solo».

Il ricordo di Messina

Un pensiero alla sua Messina, dove è cresciuto, dove ha studiato (all’Istituto Jaci) e dove sino a qualche anno fa tornava ogni estate: «Ogni volta che rientro provo un po’ di rabbia – racconta Crupi – perché non vedo crescere la mia città. È rimasta quella di trent’anni fa, anzi forse è peggiorata. Vivo e conosco realtà dinamiche ed invece Messina sembra apatica, stanca. C’è il nuovo sindaco? Bene, spero faccia il meglio. Sarei felicissimo. Nella mia azienda tra gli 82 dipendenti tantissimi siciliani che hanno trovato l’opportunità di esprimere le loro capacità e valorizzare costantemente l’azienda con la loro energia e capacità tutta siciliana, ricordando sempre che l’inizio è la parte più difficile ma bisogna nuotare verso i propri obiettivi».

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia