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Messina piange la scomparsa di don Antonio Dino parroco nella contrada Runci a S. Margherita

Una lunga malattia lo aveva minato negli ultimi anni ma lui, dignitoso e pacato, non mostrava mai sul volto segni di sofferenza

Se n’è andato in silenzio così come aveva vissuto padre Antonio Dino, parroco della comunità Santa Maria Madre della Chiesa nella contrada Runci a Santa Margherita. Un sacerdote semplice ma capace di farsi amare da quanti hanno conosciuto e coltivato la bellezza di vivere la parrocchia come famiglia di famiglie. Una lunga malattia lo aveva minato negli ultimi anni ma lui, dignitoso e pacato, non mostrava mai sul volto segni di sofferenza: a parlare del sacerdote 81enne scomparso, sono i suoi compagni di ordinazione Lorenzo Campagna e Andrea Cardile, che qualche giorno fa si erano ritrovati a casa sua per condividere l’ultimo inimmaginabile pomeriggio in amicizia e fraternità.

I sacerdoti ordinati il 26 ottobre 1996 erano le tre vocazioni adulte volute da mons. Ignazio Cannavò; “il nostro eccomi pronunciato a gran voce è stato il segno più eloquente del fatto che non è mai troppo tardi per affidarsi al Signore”, ha detto Cardile. Sono tanti i ricordi che legano “i tre folli che non hanno mai saputo se collocarsi tra i giovani preti o tra i preti giovani”: l’espressione usata da padre Campagna in occasione del 25mo anniversario di sacerdozio celebrato al santuario di Montalto, racchiude la leggerezza di un legame fuori da schemi e conformismi. Tre vocazioni - maestro di scuola Campagna, medico chirurgo Cardile e consulente del lavoro Dino - confluite nella Vocazione, vissuta sempre nella prossimità e nell’amore. Classe 1942 originario di Castell’Umberto, padre Dino aveva esercitato per anni la libera professione, lavorando anche in una nota agenzia di viaggi della città. Aveva 54 anni quando fu ordinato e da allora si è sempre speso per la comunità diocesana: oltre ad aver guidato le parrocchie di Scaletta, Villaggio Aldisio e Santa Maria dell’Arco a fianco del compianto padre Zanghì, ha ricoperto per molti anni il ruolo di presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero. Tra le testimonianze, quella della direttrice del collegio S. Ignazio Maria Muscherà e dell’operatore pastorale Salvatore Loria, che hanno sottolineato la grande dedizione di padre Antonio per la parrocchia di Runci, nata con lui, e il legame con i giovani. Tra i ricordi quello dei sacerdoti Marco D’Arrigo e Giuseppe Mirabito, ordinati lo stesso anno, qualche mese prima: quest’ultimo, parroco di San Giuseppe a Lipari, ha parlato del legame del confratello defunto con l’isola dove il suo cammino di fede è iniziato. Il papà di padre Dino era comandante della Stazione locale dei Carabinieri e lui ha mosso lì i primi passi, tra le fila dell’Azione Cattolica della parrocchia, retta da mons. Onofrio Paino nipote del noto arcivescovo; anche le sue due sorelle hanno seguito la strada della vocazione religiosa. Ha frequentato molto la Compagnia di Gesù, della quale apprezzava il carisma e faceva parte dell’Opera della regalità di nostro Signore Gesù Cristo. Le esequie di padre Antonio Dino saranno celebrate geiovedì alle 11 nella chiesa Santa Maria Madre della Chiesa a Runci, la casa che ha condiviso con la sua amata comunità per 26 anni.

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