La cultura del cibo e le tradizioni dei popoli legate ai sapori, i colori e gli odori lo hanno sempre affascinato tanto quanto l’educazione alimentare e l’economia sostenibile. Quella di Francesco Anastasi, 30 anni, è la storia di un giovane che ha fatto della passione legata al “gusto” una scelta di vita che gli ha permesso di occuparsi degli aspetti etici connessi ai processi di gestione della filiera agroalimentare. L’immagine di nonna Rosa nell’orto intenta a coltivare i prodotti della terra destinati a chi ne avesse bisogno è stata un riferimento importante per lui, che ha sempre visto l’occupazione come opportunità per annullare le disuguaglianze sociali. Nel corso dell’ultimo biennio scolastico (al liceo Bisazza) ha avuto la possibilità di lavorare nelle cucine di un noto ristorante della città, un’esperienza decisiva nella scelta del percorso di studi accademici.
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